Roma, 27 aprile 1994Il deputato riformatore Lorenzo Strik Lievers dichiara:
"E' innanzitutto gravissimo nel metodo che il presidente in carica della Corte costituzionale (ma per poco: aspira ad altre cariche?) intervenga in questi termini a contestare una legge vigente, così "pregidicando" eventuali pronunce della Corte, o esponendo se stesso e la carica che ricopre alla smentita della maggioranza della Corte stessa. Ancora una volta, come da decenni, come pochi nesi fa in occasione dello scippo dei referendum occorre chiedersi: chi custodirà da simili custodi il diritto e le regole?
Nel merito: il professor Baldassarre propone al legislatore di scaricarsi la coscienza a buon mercato tornando a proclamare per legge un divieto dell'aborto che, comunque lo si giudichi, tutti sanno equivalere non all'effettiva salvaguardia di vite umane ma al ristabilimento dell'aborto clandestino, tragedia immonda nel dramma che comunque ogni aborto rappresenta. Più che mai si conferma la validità della nostra impostazione, che in questi giorni stiamo riproponendo con la raccolta delle firme su un referendum che cancelli dalla 194 la figura dell'aborto di stato. Tanto più se è in gioco una vita umana, non può essere lo stato, la legge a stabilire la casistica di quando si può o quando non si può interromperla. L'unica soluzione civile è quella di affidare interamente alla coscienza e alla responsabilità della donna la decisione. "