checchè ne dica di non voler ripetersi in soliloqui contro i regimipartitocratici e consociativi infestanti la nostra Repubblica si
trastulla divertito e compiaciuto (gl'impietosi segni del tempo)
mentre da Bruxelles al mar Jonio una schiera di pecorelle impaurite dà
corpo più per inerzia che non per convinzione, a nuovi 18 "orzaioli"
proposti dalla sua piccola schiera di giocattolini della politica e
magari neppure solo di quella.
Fine millennio all'insegna di sconvolgimenti e false testimonianze,
frenetica ricerca di un Cesare che ha già fatto il suo tempo e che
oggi di tempo ne ha più poco per non pensare di godersela un pochino
quella vita dedicata ai suoi "figli" della politica, oggi cresciuti e
che edipicamente cercano nei modi che si addicono all'epoca in cui
viviamo di sbarrargli la strada. Epperò ci vuole anche l'onestà di
dire che di Agorà telematica a lui non importa molto, quasi la sfida,
questa nuova grande sfida per le future generazioni, a lui faccia
paura, metta in ombra non tanto il bene della parola, quanto quello
più soggettivo ed aleatorio dei decibel con cui quella viene
pronunciata. Ha sicuramente una grande esperienza di media, se non
altro per averli frequentati un pò alla volta tutti, dalla radio alla
televisione alla carta stampata, ma di virtuale egli non ne vuole
sapere. Il suo nome, pronunciato da tanti altri qui dentro, si perde
come funebre cenere al vento, tra chip e microchip, nella giungla di
bytes che anch'io ora vado ad incrementare. Provate a cercare il suo
nome nel settore abbonati, il risultato è che da qui in poi egli non
esiste. Almeno pubblicamente. Andate invece a vedervi i quesiti
referendari. Lì eccome che esiste, anzi il suo nome, il suo cognome,
indirizzo, conto corrente e tutto quello che c'è da sapere sono in
bella mostra. Peccato si parli di cose non più tanto nuove, anzi,
alcune troppo vecchie per essere lasciate in mano a chi nel 1978 o giù
di lì frequentava ancora la prima media.
--- MMMR v3.60unr