Il 23 maggio 1995, alle ore 20.00, nella sala Belliard 71 del Parlamento Europeo, rue Belliard 97/113, sono riuniti:

venticinque iscritti al Movimento dei Club Pannella: Paolo Atzori, Patrice Audibert, Marco Berti Palazzi, Ernesto Caccavale, Marco Cappato, Giancarlo Caratti, Antonio Cenini, Emilio Colombo, Carlo Corazza, Francesco Costa Sanseverino, Antonino Crea, Franco Cupini, Gianfranco Dell'Alba, Vincenza Lucia De Lorenzis, Tiziana Falletti, Azelio Fulmini, Isabella Marzullo, Alberto Novi, Petra Prossliner, Jean-Luc Robert, Federico Rossetto, Armando Testori, Paola Testori, Maurizio Turco, Germano Verderame;

otto osservatori: Carole Corradini, Olivier Dupuis, Alessandro Morini, Danilo Quinto, Aurora Rossodivita, Monica Sandri, Angelo Troiano, Orietta Troiano;

al fine di costituire un Club Pannella a Bruxelles, secondo l'allegato ordine del giorno (Allegato n. 1).

Marco Cappato, segretario nazionale del Movimento, ed Emilio Colombo assumono rispettivamente la presidenza e le funzioni di segretario dell'Assemblea.

Marco Cappato introduce il dibattito, illustrando i motivi della riunione.

Tutti i presenti hanno ricevuto una copia dell'ordine del giorno, dello Statuto nazionale del Movimento, dello statuto tipo di club Pannella, del documento politico presentato da Marco Pannella a Grottaferrata.

Gianfranco Dell'Alba, dopo aver ringraziato gli intervenuti, presenta il "Giugno riformatore"; prospetta il tema del voto degli italiani all'estero; spiega che l'iscrizione al Movimento è connessa all'appartenenza a un club; delinea una panoramica della situazione politica italiana.

Antonino Crea (club Forza Italia) interviene sulla questione del voto degli italiani all'estero.

Ernesto Caccavale parla della situazione politica italiana, perorando in particolare il Sí ai referendum (ad eccezione di quelli progressisti sulla legge Mammí).

Marco Berti affronta il tema della carenza di partecipazione italiana agli affari delle Comunità europea.

Marco Cappato, Gianfranco Dell'Alba ed Ernesto Caccavale replicano.

Interviene Francesco Costa Sanseverino.

Marco Cappato dà lettura dello Statuto, proponendo per le assemblee del costituendo club una frequenza di quattro volte all'anno e invitando a formulare proposte d'emendamento.

Marco Cappato e Gianfranco Dell'Alba chiariscono alcuni dubbi sollevati in ordine allo Statuto (numero minimo e massimo di iscritti, possibilità d'appartenere ad un solo club).

Angelo Troiano chiede delucidazioni sul voto degli italiani all'estero.

Marco Cappato propone per il club, in via provvisoria, il nome di "Bruxelles"; Germano Verderame propone invece di chiamare il club "23 maggio" (data della riunione costitutiva); Maurizio Turco, da parte sua, propugna il nome "Stati Uniti d'Europa"; Caccavale suggerisce "Europa"; Paola Testori ipotizza il nome "Unione Europea"; Gianfranco Dell'Alba propone, come soluzione di compromesso, il nome di "Club Pannella per il Federalismo europeo".

Si passa alla fase di voto, previa verifica della sussistenza delle condizioni di legittimità poste dall'articolo 2.2.1 e dalla norma transitoria dello Statuto del Movimento nazionale dei Club Pannella, l'esito della quale è positivo (Allegato n. 2).

Il presidente dell'Assemblea decide di porre preliminarmente in votazione la proposta di chiamare il nascente club "Bruxelles". Partecipano al voto 22 iscritti e la proposta è respinta a grande maggioranza, con sei voti favorevoli.

Il presidente decide quindi di porre in votazione le proposte Verderame, Turco e Dell'Alba, essendo state ritirate le proposte Caccavale e Testori. Il segretario dell'assemblea propone di votare le tre proposte con un metodo di tipo australiano (consistente nell'attribuzione di due voti ad ogni iscritto presente), ma il presidente stabilisce che sarà adottata la proposta che avrà ottenuto la maggioranza relativa dei voti espressi.

Sono presenti 22 iscritti: 3 si astengono; 5 votano a favore di "23 maggio"; 5 a favore di "Stati Uniti d'Europa"; 9 a favore di "Club Pannella per il federalismo europeo", che diviene quindi la denominazione dell'istituendo Club.

Il presidente propone di stabilire la sede del Club negli uffici della lista Pannella del Parlamento europeo: non essendoci opposizioni, la proposta s'indende approvata. Lo stesso dicasi per la proposta di tenere quattro riunioni all'anno.

E' posta in votazione la proposta del segretario dell'assemblea di adottare un sistema di tipo statunitense per la convocazione delle assemblee (un certo giorno di una determinata settimana di quattro mesi equidistanti l'uno dall'altro), che ottiene un voto favorevole, tre astensioni e una grande maggioranza di contrari.

Il presidente dell'assemblea pone in votazione lo Statuto tipo (Allegato n. 3), integrato dagli emendamenti di cui sopra, che risulta approvato all'unanimità con un'astensione.

Si passa all'elezione degli organi previsti dall'articolo 2, comma I, dello Statuto testé adottato.

Gianfranco Dell'Alba propone per la Presidenza la candidatura di Paola Testori, la quale accetta. Non essendo state avanzate altre candidature, si passa al voto: Paola Testori è eletta presidente del Club all'unanimità con tre astensioni.

Marco Cappato propone per la Tesoreria Emilio Colombo, il quale accetta la candidatura. Avendo la proposta raccolto 15 voti favorevoli, 1 contrario e 4 astensioni, il candidato è risultato eletto.

La Presidente del Club Pannella per il Federalismo europeo propone di concentrarsi sui quattro impegni del "Giugno riformatore" e di tenere un'assemblea dei soci all'inizio di luglio, riservandosi di designare nel frattempo i membri del Direttivo ex art. 2, comma III, dello Statuto.

Essendo esaurito l'ordine del giorno, il presidente dell'assemblea scioglie la seduta alle 22.30.

Sono allegati al presente processo verbale:

1. Ordine del giorno;

2. Lista degli aderenti;

3. Statuto adottato.

Il segretario dell'Assemblea,

Emilio Colombo