Luca Naccarato, del Comitato Promotore del Club Pannella sul Referendum per l'Obiezione di Coscienza, ha dichiarato:
"Le posizioni espresse dal Ministro della Difesa Corcione alla Commissione Parlamentare (che sembrerebbero essere state accolte dal Governo), segnano una decisiva battuta d'arresto sulla strada dell'affermazione del diritto soggettivo all'obiezione di coscienza al servizio militare.
La richiesta di far passare agli esuberi tre mesi in più di servizio rispetto ai militari, è in evidente contraddizione con la sentenza del 31 luglio 89 della Corte Costituzionale che afferma l'illegittimità costituzionale di provvedimenti che prevedano per i giovani ammessi al servizio militare non armato e al servizio sostitutivo civile una durata superiore alla ferma di leva. Circa la necessità espressa dal Ministro di presentare domanda di obiezione prima della visita di leva adducendo motivazioni di carattere amministrativo e organizzativo, è importante ricordare che il Parlamento Europeo con la risoluzione n. 15 del 1989 "chiede che chi è soggetto all'obbligo militare abbia in qualsiasi momento il diritto di rifiutarsi per motivi di coscienza, di prestare il servizio militare, armato o meno, nel pieno rispetto dei principi delle libertà e della parità di trattamento dei cittadini".
In questa direzione si è anche mosso il Consiglio di Stato che in una sentenza ha riconosciuto il diritto al possibile mutamento della coscienza del cittadino.
Viene allora da chiedersi se questi atteggiamenti non nascondano il tentativo di coprire le reali forme di spreco. Il Ministro della difesa Corcione, se è veramente animato dall'intenzione di alleggerire il bilancio dello Stato, farebbe meglio a preoccuparsi di migliorare l'efficienza della difesa italiana, piuttosto che attaccare un diritto fondamentale di libertà e di dignità del cittadino."