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Conferenza Movimento club Pannella
Faccini Liliana - 29 maggio 1995
ESTERNAZIONE SCALFARO SU REFERENDUM

Roma, 27 maggio 1995

Dichiarazione di Peppino Calderisi:

"Nel '93 furono indetti 10 referendum promossi da quattro diversi comitati (Segni, Giannini, Pannella e Consigli regionali). Tra questi vi erano certamente referendum di eccezionale rilevanza come quello sulla legge elettorale e sul finanziamento pubblico ed altri di valenza diversa.

Allora Scalfaro esaltò il ruolo del referendum fino a determinare un rapporto di assoluta preminenza dell'istituto di democrazia diretta sul Parlamento che doveva provvedere "sotto dettatura della volontà popolare". Addirittura lo stesso Governo Ciampi fu qualificato dal Capo dello Stato e si qualificò in Parlamento come governo referendario.

Oggi, di fronte a 12 referendum (promossi da quattro diversi soggetti: Rifondazione comunista, Movimento Club Pannella, Lega, Comitato legge Mammì), con temi di grande rilevanza come il sistema televisivo e i sindacati, Scalfaro muta di 180 gradi le proprie valutazioni sul ruolo del referendum.

Lo stesso problema della comprensione dei quesiti (che esisteva allo stesso modo anche nel '93) viene posto da Scalfaro non per criticare la riduzione a pochi giorni della campagna elettorale e la scarsa informazione di stampa e tv, ma quasi per incentivare il disinteresse dei cittadini (dalla cui partecipazione può dipendere l'esito dei referendum).

Le esternazioni di Scalfaro sono gravissime e preoccupanti.

Non si è certamente garanti della Costituzione esaltando o attaccando i referendum in funzione del loro contenuto e dei poteri forti e corporativi che essi mettono in discussione.

Il giudizio sui temi referendari spetta solo ai cittadini attraverso il loro comportamento di voto.

Quanto all'istituto del referendum ci si dovrebbe interrogare innanzitutto sul ruolo e sulla giurisprudenza della Corte Costituzionale. Negando sistematicamente l'ammissibilità ai referendum più importanti e più semplici, la Consulta ha costretto i promotori a formulazioni più complesse, più numerose e di portata minore".

 
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