Roma, 16-17-18-19 FEBBRAIO 1995Il Primo Congresso nazionale del Movimento dei Club Pannella-Riformatori;
delibera
di rilanciare la lotta per la radicale Riforma dello Stato e della politica italiani, secondo le grandi linee fissate dal Manifesto-Appello di 'Forza Italia' e dal Movimento, per respingere e battere la reazione conservatrice e di continuità con il regime partitocratico attualmente in atto nel nostro paese, il tentativo di rivincita del blocco sociale, economico e politico sconfitto il 27/28 marzo 1994;
decide
che il Movimento si mobiliti per assicurare il massimo di forza organizzata all'alternativa di riforma e di rivoluzione liberale, liberista, libertaria, federalista, federalista europea, con la proposizione:
a) di un programma elettorale e di governo che includa anche le riforme istituzionali e delle leggi elettive;
b) di un nuovo progetto referendario tratto dalle proposte presentate al Congresso che si attui nella primavera del 1996;
c) di un contratto politico rivolto in primo luogo a 'Forza Italia' e al Polo berlusconiano senza preclusione nei confronti di qualsiasi altra forza che ad esso si mostrasse interessata;
promuove
la costituzione, secondo le modalità fissate dallo Statuto, dell'Unione dei Riformatori, quale ulteriore strumento e nuova tappa per la creazione di uno dei due o tre grandi partiti della seconda Repubblica;
delibera
la preparazione politica ed organizzativa di autonome candidature e liste per elezioni imminenti, siano esse amministrative, regionali, nazionali;
fa proprio
il Manifesto-Appello dei 78 parlamentari di 'Forza Italia' nel suo spirito e nella sua lettera, nel metodo che esso indica, auspicando che Silvio Berlusconi, quale leader di 'Forza Italia' e del Polo, ne tragga immediata e fedele ispirazione e iniziative coerenti, con la massima, necessaria urgenza;
esprime il suo sostegno
all'iniziativa ed alla base programmatica dell'Intergruppo per la Riforma Liberale costituito da parlamentari del Polo, in primo luogo Riformatori; auspica forze specifiche e anche istituzionali di collaborazione con esso;
rivolge un appello
per la mobilitazione di tutte le forze di libertà e di riforma a sostegno dei referendum liberali e liberisti che si terranno questa primavera, ove non si tengano - come è invece opportuno e necessario - elezioni politiche anticipate. In tal caso occorrerà assolutamente ottenere la soluzione di già esperimentata nel 1987, di spostamento all'autunno della tenuta dei referendum;
ribadisce la necessità
di un immediato impegno innanzitutto parlamentare per impedire che il Parlamento sequestri e annulli gli appuntamenti referendari, in particolare quelli sul sindacato e sui diritti dei lavoratori; prende atto dell'impegno assunto da Silvio Berlusconi e da Gianfranco Fini a difendere con il massimo di forza il diritto ai referendum sopravvissuti alla falcidie di regime operata dalla Corte Costituzionale;
chiede
che il Polo si definisca sempre più, e definitivamente come Polo dei Riformatori, così come annunciato anche da Gianfranco Fini nel corso del Congresso, relegando gli appellativi e le nozioni di Destra, Centro, Sinistra alla storia del passato ed alla dialettica di conservazione e di reazione illiberali
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rivolge un appello
fraterno e urgente agli italiani che hanno sin qui riposto la loro fiducia o la loro scelta elettorale allo schieramento perdente del 27/28 marzo 1994, perché rafforzino il movimento dei diritti civili e referendario, radicalmente liberale, liberista, libertario, antipartitocratico e anticonservatore, nella sua concreta lotta riformatrice e di libertà, anziché restare nella palude di potere e di rinunce, comunque perdente, quali che possono essere le alterne e contraddittorie prove elettorali che consegue.
saluta lo straordinario impegno del Partito Radicale
per affermare ovunque nel mondo ideali di tolleranza, nonviolenza, di giustizia, di libertà. Indica negli obiettivi del Partito Radicale anche gli obiettivi politici del Movimento dei Club Pannella-Riformatori e rivolge un appello ai suoi iscritti tutti e ciascuno, ai suoi simpatizzanti, ai parlamentari e agli eletti locali, agli uomini e donne di buona volontà perché uniti o unendosi nell'operare a sostegno, il Partito Radicale, le sue battaglie transnazionali e transpartitiche e iscrivendosi al Partito Radicale contribuiscano, partecipando al prossimo Congresso del Partito Radicale a Roma all'Hotel Ergife dal 6 al 9 aprile, alla definizione delle campagne del Partito per il 1995/1996;
rileva
la gravissima carenza del dibattito politico sulle gravi questioni dell'integrazione europea e della politica internazionale e impegna il Movimento a considerare come tali per qualsiasi alleanza elettorale i seguenti punti:
A) - 1996 -
Indica nella Conferenza Intergovernativa del 1996 per la riforma del Trattato di Maastricht, tappa fondamentale per la costituzione di una Unione finalmente politica costituita dai paesi che lo vogliono davvero; una Europa forte per poter meglio essere generosa ed aperta, una Europa che sappia rispondere con autorevolezza alla sfida cui è confrontata
Perché ciò avvenga occorre che l'Italia proponga:
1) applicazione del principio di sussidiarietà in senso autenticamente federalista con l'attribuzione all'Unione Europea di quelle competenze che sarebbero trattate meno efficacemente a livello nazionale e locale;
2) allargamento dell'Unione Europea ai paese dell'Europa centrale, orientale e del Mediterraneo e parallelamente rilancio dell'integrazione europea con un numero di Paesi disposti a mettere in comune da subito la politica estera e di sicurezza;
3) riequilibrio democratico delle Istituzioni dell'Unione Europea: potere di codecisione a tutti i livelli fra Consiglio e Parlamento Europeo; semplificazione del processo legislativo; conseguimento del principio della libera circolazione anche attraverso la promozione e progressiva adozione di una lingua federale europea come la lingua internazionale Esperanto che garantisca il diritto alla comunicazione transnazionale democratica; assorbimento della cooperazione in materia di giustizia e affari interni tra le competenze proprie e dell'Unione Europea.
B) - ONU - Afferma la necessità di un rinnovato impegno dell'Italia nel cinquantenario della costituzione delle Nazioni Unite perché siano assicurati i seguenti obiettivi in tale contesto:
1) inserimento nella Carta della Nazioni Unite del principio del diritto di ingerenza umanitaria e delle modalità di esercizio di tale diritto da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Assemblea Generale;
2) convocazione entro il 1996 di una Conferenza Internazionale per dare vita ad una Corte Penale permanente chiamata a giudicare e punire individualmente i responsabili dei crimini di guerra e contro l'umanità (dei reati internazionali);
3) rilancio della proposta per una moratoria internazionale sulle pene capitali e di strumenti per l'abolizione della pena di morte entro il 2000;
4) inserzione nella Carta delle Nazioni Unite della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e impegno per la promozione effettiva di questi attraverso la non-cooperazione con i paesi che li violino e li calpestino in modo sistematico;
5) convocazione di una Conferenza Internazionale nel 1996 in Italia per la revisione della Convenzione delle Nazioni Unite in materia di droga.
C) - BOSNIA - Afferma che non vi sarà negoziale nel conflitto della ex-Yugoslavia senza una soluzione piena di responsabilità dell'Unione Europea in quanto tale.
Invita a tal fine il Governo legittimo della Bosnia-Erzegovina a presentare domanda di adesione della Repubblica Internazionale riconosciuta di Bosnia-Erzegovina all'Unione Europea.
Il Congresso rivolge un affettuoso saluto ed augurio di buon e fruttuoso lavoro a Emma Bonino e riconosce nella sua presenza e nel suo impegno nella Commissione dell'Unione Europea la testimonianza viva e operosa di un patrimonio di ideali, di speranze, di conquiste civili che rivendica, orgoglioso, anche ideali, speranze e conquiste del Movimento dei Club Pannella-Riformatori.
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