LIBERIAMOCI DELLE MIRIADI DI FAZIONI.
" Noi vogliamo rendere irreversibile, piu' solida, chiara, antipartitocratica una riforma incompiuta, che rischia di essere riassorbita nel regime partitocratico e divenire anzi strumento di rilancio e di radicalizzazione. Vogliamo che gli elettori possano avere idee e schede chiare, per valutare il peso e il significato del loro voto, esattamente quel che il regime non vuole, come le leggi nazionali o regionali, Mattarella o Tatarella che siano, hanno di recente dimostrato con le elezioni del 23 aprile. Vogliamo che i candidati Sindaci provino e dimostrino di gia' al momento della formazione delle liste e dal deposito delle candidature la loro capacita' di governare eventi e interessi, assetti e programmi di gestione dei nostri comuni, e come intendono farlo. Dobbiamo liberarli, liberare i cittadini e i comuni stessi, dall'imposizione di passare attraverso le forche caudine di compromessi con una miriade di liste di fazioni che invece devono scomparire quali soggetti elettorali egemoni anche a livello comu
nale. Dobbiamo liberare i candidati Sindaci e i Consigli Comunali da questa eredita' e da questa iattura. se il "si'" vincera' non si potra' tornare indietro, a meta' del guado, come e' radicalmente accaduto nel resto delle istituzioni.
Assistiamo, di qui dall'11 giugno, a un crescendo assordante contro questi referendum e contro l'istituto referendario. Nulla di nuovo. imponendo alla classe politica dominante, che li odiava e li odia, fra il 1974 e il 1993, i nostri referendum, l'Italia ha conosciuto le sue uniche riforme civili e i suoi unici momenti di autentica democrazia.
La Corte Costituzionale li falcidia, il Parlamento partitocratico cerca - oggi come ieri - di eliminare quelli che restano. hanno paura. Difendono lo "status quo". Gia' al tempo dello scontro sul divorzio ci si opponevano lo stesso tipo di obiezioni che riceviamo oggi dai Formentini e dai Rutelli, e dalla solita "mobilitazione democratica" dei notabili di ogni tipo che punta sul conformismo e il perbenismo, sulla paura e sulla disinformazione, per prevalere. Allora tentarono di eliminare il referendum sul divorzio con le "leggi" Carettoni, Bozzi, "polacca", con le balle sull'unita' del Paese e delle leggi che possono e debbono essere "migliorate" e non "colpite" dalla pretese "immaturita'" del popolo. Oggi come ieri, si cerca di sconfiggere la volonta' di riforma con la violenza della menzogna e dell'ostracismo. Bulgari rossi come Michele Santoro, o bulgari bianchi come Bruno Vespa, alla RAI-TV (per non parlare della Fininvest, ormai annessa, terrorizzata e imbavagliata) assicurano la continuita', il rilanci
o della tradizione antireferendaria.
L'Italia si lascera' di nuovo ingannare da lor signori? Non e' bastata l'esperienza subita? Ciascuno rifletta bene. Il quesito e' semplice: vogliamo Sindaci e Consigli Comunali definitivamente piu' indipendenti e forti, piu' democratici ed efficienti?
Se "si'" , si'. Se "no", no ".
Marco Pannella.