Non mi sorprende la posizione del cardinal Tonini.
In realtà, quando dopo il crollo del regime fascista si dovette decidere come riorganizzare i sindacati, furono proprio i cattolici a battersi maggiormente perché venisse resa pressoché obbligatoria l'iscrizione: altrimenti - pensavano - si sarebbero iscritti soltanto i più politicizzati, quelli con la maggiore 'coscienza di classe' e cioè, in sostanza, vicini ai partiti di sinistra marxista.
Certo, dispiace che su questo fronte come in alcuni altri - ma non in tutti, per fortuna - le gerarchie della Chiesa cattolica non si dimostrino consapevoli della necessità di cambiare radicalmente strategie e metodi, facendo leva sulla libertà e sulla responsabilità piuttosto che sull'irreggimentazione.