Cari compagni,
vi mando una copia della pagina che uscirà, a pagamento, nei giorni di martedì 6 e mercoledì 7 su "La Stampa" e sul "Corriere della Sera", in cui è sintetizzata la posizione del Movimento dei Club Pannella - Riformatori sui 12 referendum che andremo tutti a votare l'11 giugno prossimo.
Voteremo - dunque - SI sui 4 referendum da noi direttamente promossi oltre che sui 2 promossi dalla Lega Nord (e che ci hanno comunque visti impegnati nella raccolta delle firme lo scorso anno) e sui 3 promossi da Rifondazione Comunista sulle rappresentanze sindacali aziendali.
9 SI, dunque, sulle prime 9 schede.
Abbiamo sciolto la riserva sui 3 referendum riguardanti la legge Mammì e il sistema radiotelevisivo. Daremo 3 NO - come è' scritto nel testo che vi accludiamo - tre volte NO solo a questi referendum: "chi ha passato la vita per la libertà di informazione e per la verità con occupazioni, digiuni, "bavagli" in diretta, rifiuto del pagamento del canone RAI, inutili denunce alla magistratura ha trovato a lungo nella Fininvest e nelle centinaia di televisioni private almeno di che respirare. Con la "par condicio", con questi referendum, con odio di faziosi, si vuol tornare a quei "bei tempi": 3 NO, dunque, anche contro i ladri di verità e i teppisti del video di ieri, di oggi e di domani".
La partitocrazia ha sempre detestato e detesta i referendum: molti di noi sono impegnati da giorni in una nuova e difficile campagna su 18 referendum: è assolutamente necessario che da subito, e in particolare nei giorni di martedì 6, mercoledì 7 e giovedì 8 escano in tutta Italia molti più tavoli di raccolta firme di quanti non ne siano usciti sino a questo momento.
Sicuramente l'investimento che facciamo con l'acquisto di queste pagine di quotidiani (pagine da tentare di "piazzare" anche sui giornali locali reperendo finanziatori e finanziamenti) potrà avere un ritorno positivo anche sulla nuova
campagna referendaria se e solo se saremo pronti ed attrezzati nel migliore dei modi con i nostri tavoli.
Nei giorni scorsi abbiamo già spedito ai "punti di riferimento" regionali materiale informativo (volantini e manifesti) in abbondanza e vi garantisco che qui da Roma stiamo compiendo ogni sforzo utile per il miglior esito della campagna referendaria e per il conseguimento dell'altro fondamentale obiettivo che ci siamo proposti di raggiungere: il raddoppio del numero dei club Pannella in tutta Italia entro l'11 giugno.
Quello che vi chiedo, concludendo, anche a nome degli altri segretari nazionali, è di produrre il massimo sforzo per percorrere insieme quel millimetro di strada al giorno nella direzione giusta: quella della Riforma e della Rivoluzione liberali.
Un abbraccio e buon lavoro a tutti
Gabriele Sorba
Segretario nazionale del Movimento
dei Club Pannella-Riformatori
MEMORANDUM REFERENDUM
NOVE SI, TRE NO
La Partitocrazia ha sempre detestato, e detesta, i referendum, Ricordatelo: i partiti di sinistra, di destra, di centro non volevano nemmeno i referendum sul loro finanziamento pubblico, sul divorzio, sull'aborto, sulla scelta nucleare, sulla giustizia giusta, La loro Corte Costituzionali, i loro Parlamenti ne hanno rapinati, impediti a decine. La loro Rai-Tv, la loro stampa hanno sempre fatto il possibile per disinformarvi, per ingannarvi, per dissuadervi, per distrarvi. Eppure, quando ce l'abbiamo fatta ad arrivare al voto referendario, l'Italia ha conosciuto e può' anche oggi conoscere momenti di libertà', di onesta', di riforme senza pari per il cittadino, per l'intero paese. grazie a voi, grazie alla gente "comune", della quale tutti hanno paura e che tutti preferiscono imbrogliare o confondere nelle prove elettorali con leggi incomprensibili o invalutabili nei loro effetti.
Nelle elezioni (purtroppo!) non ci avete mai dato molta forza e fiducia. Ma nei referendum, si. E riconoscete, in genere, di aver fatto bene. Questa volta vi dicono che i referendum sono "troppi". Vorranno dire che sarebbe - per loro- davvero troppo che, con i pochi secondi che impieghiamo a fare una crocetta su una scheda, imponessimo loro addirittura 9 RIFORME di libertà' e di progresso che il Parlamento partitocratico non vuole, non sa fare, e che non fara' mai.
Vi raccomandiamo, in particolare, il SI nel referendum sui Comuni: si tratta di estendere a tutta l'Italia quel che già' accade nei piccoli Comuni. Con una sola scheda, con un solo segno, in una sola volta, in una sola domenica, eleggereste ovunque il Sindaco e la sua maggioranza, il suo Partito, il Partito del Sindaco. Mineremmo cosi' alla base l'immensa piramide di partiti e di fazioni che schiaccia la democrazia italiana.
Vi raccomandiamo, ancora i due SI nei referendum liberali sul commercio, a favore dei consumatori e dei commercianti (nonché' di coloro che vogliono divenirlo e oggi non possono tentare di farlo) capaci e onesti.
E, infine, il SI forse più' importante: quello che può' liberare la busta paga di undici milioni di lavoratori e di pensionati dalla trattenuta automatica a vita (salvo "disdetta") delle quote di iscrizione al sindacato di Stato e di parastato, burocratizzato, che riscuote quasi duemila miliardi l'anno (lo sospettavate?) senza controlli e, non di rado, senza bilanci. Noi vogliamo partiti e sindacati nuovi, non di regime, che non rubino con i finanziamenti "pubblici" e che le nostre iscrizioni se le conquistino anno per anno, lotta per lotta, merito per merito. Restano i tre referendum televisivi, con i quali ci hanno letteralmente ossessionato, come se non ve ne fossero altri, e altro da giudicare e da fare. Coloro che per trent'anni hanno imposto al paese, a tutti noi una Rai-Tv fondamento del regime partitocratico corrotto e corruttore, con la menzogna, l'inganno, la censura, pretendono di ergersi oggi a maestri di verità' e a giudici degli altri. Chi ha passato la vita lottando per la libertà' di informaz
ione e per la verità' con occupazioni, digiuni, "bavagli" in diretta, rifiuto del pagamento del canone Rai, inutili denunce alla magistratura ha trovato a lungo nella Fininvest e nelle centinaia di televisioni private almeno di che respirare. Con le "par condicio", con questi referendum, con odio di faziosi, si vuol tornare a quei "bei tempi".
Diciamo quindi NO, tre volte NO solo a questi referendum anche contro i ladri di verità' e i teppisti del video di ieri, di oggi, di domani.
..... sul giornale qui c'è il simbolo del MOVIMENTO DEI CLUB PANNELLA - RIFORMATORI
.... E NON FINISCE QUI
Da formiche della democrazia quali siamo, abbiamo già' avviato la raccolta delle firme per altri 18 referendum da tenersi nella primavera del 1996; e questo mentre le cicale partitocratiche friniscono su quelli di oggi. Prima di dirvi, come ci hanno messo in testa: "Ma sono troppi!" leggetene l'elenco e riflettete. Se raccoglieremo a tempo le firme necessarie il Parlamento sarà' sollecitato a votare quelle riforme liberali che da anni nega o rinvia.
Altrimenti, fra il 15 Aprile e il 15 Giugno 1996, lo faremo noi con i referendum. E' un'impresa di immensa difficolta' che rischia di non riuscire se non vi recate subito a firmare presso la Segreteria del vostro Comune di residenza. Se riesce, sarà' una festa, una rivoluzione liberale: la Riforma di questo Paese.
I nuovi referendum sono per riformare all'americana (maggioritario a turno unico) il sistema di elezione per deputati e senatori, per legalizzare le droghe leggere, per liberare la giustizia da un CSM partitocratico, per togliere gli automatismi di carriera per i magistrati, per affermare la responsabilità' civile dei magistrati, per impedire ai magistrati di assumere incarichi extragiudiziari, per togliere il monopolio all'ENEL, per impedire il controllo dello Stato sulle aziende privatizzate, per smilitarizzare la Guardia di Finanza, per togliere ai sindacati la "tangente" sui patti in deroga, per migliorare il diritto all'obiezione di coscienza, per impedire il libero accesso dei cacciatori nei fondi privati, per estendere l'aborto anche alla sanità' privata e per una maggiore responsabilità' e libertà' della donna, per limitare drasticamente la pubblicità' nelle reti RAI (finanziata con il canone), per abolire l'Ordine dei giornalisti, per una libera scelta tra sanità' pubblica e privata, per abolire l'o
bbligo dei tre maestri nelle classi della scuola elementare.
A DESTRA DELLA PAGINA COMPARE, SOTTO FORMA DI SCHEMA, L'INDICAZIONE DI VOTO SUI REFERENDUM DEL 11 GIUGNO
SCHEDA N. 1 ORGANIZZAZIONI SINDACALI (GIALLA)
Se vuoi che tutti i sindacati, e non solo, quelli burocratizzati ed ultrapotenti, possano costituire rappresentanze aziendali SI
SCHEDA N. 2 ORGANIZZAZIONI SINDACALI (AVORIO)
Se vuoi che sia facilitata la costituzione di rappresentanze sindacali aziendali SI
SCHEDA N. 3 ORGANIZZAZIONI SINDACALI (GRIGIA)
Se vuoi che non sia più il governo a stabilire quali siano i sindacati "più rappresentativi" SI
SCHEDA N. 4 SOGGIORNO CAUTELARE (ROSSA)
Se vuoi che i sospetti mafiosi non siano più mandati a soggiorno obbligatorio in altre regioni dalle loro SI
SCHEDA N. 5 PRIVATIZZAZIONE RAI (ARANCIONE)
Se vuoi che nella RAI entrino anche quote di capitale privato SI
SCHEDA N. 6 LICENZE COMMERCIALI (ROSA)
Se vuoi liberalizzare e moralizzare la concessione delle licenze commerciali. Se credi nella libertà di impresa e hai fiducia nel mercato SI
SCHEDA N. 7 QUOTE SINDACALI (VERDE CHIARO)
Se vuoi abolire l'obbligo per i datori di lavoro o l'INPS di trattenere nella tua busta paga o pensione le quote di iscrizione al sindacato SI
SCHEDA N. 8 ELEZIONI COMUNALI (AZZURRA)
Se vuoi estendere a tutti i Comuni l'elezione diretta del Sindaco e della sua maggioranza, con un solo voto in una sola domenica, senza più le solite liste di partito SI
SCHEDA N. 9 ORARI NEGOZI (VIOLA)
Se vuoi che i commercianti siano liberi di tenere sempre aperti i propri negozi anche la sera, anche la domenica SI
SCHEDA N. 10 RETI TELEVISIVE (VERDE SCURO)
Se non vuoi che sia tolta la possibilità alle aziende private di avere più di una rete televisiva, lasciandone tre alla RAI-TV NO
SCHEDA N. 11 SPOT NEI FILM (MARRONE)
Se non vuoi che durante i film sia tolta la pubblicità, unica risorsa per la vita di centinaia di TV private NO
SCHEDA N. 12 RACCOLTA PER PUBBLICITA' PER TV (CELESTE)
Se non vuoi che sia impedito alle concessionarie di continuare a raccogliere pubblicità per tre reti nazionali NO