Roma, 6 giugno 1995al Presidente del Consiglio Dei Ministri
al Ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato,
al Ministro di Grazia e Giustizia,
al Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni.
I sottoscritti
premesso:
- che alcune associazioni di consumatori (Assoutenti, Comitato Difesa dei Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino) hanno elevato protesta nei confronti della transazione avvenuta tra SIP/Telecom Italia S.p.A. e la Federconsumatori relativa ad un'azione promossa da quest'ultima a tutela dei consumatori;
-che di tale protesta ha dato notizia la stampa (vedi settimanale "Il Mondo" del 5 giugno 1995, n.22);
- che la stampa non ha dato notizia di smentite né da parte di SIP, né da parte della Federconsumatori;
- che Presidente della Federconsumatori è il dottor Tito Cortese, alto esponente del Comitato per il SI' ai referendum sulla legge Mammì indetti per l'11 giugno;
- che l'assenza di corretta e completa informazione può ingenerare sospetti sull'operato del Tito Cortese, nella sua qualità di Presidente della Federconsumatori, che si rifletterebbero inevitabilmente anche sul comitato per il SI', in vista della votazione dell'11 giugno,
INTERROGANO
i sopracitati Ministri
per sapere:
- se i termini della vertenza e la transazione finale abbiano, o meno investito problemi di interesse di tutti i consumatori, e non della sola Federconsumatori;
- in caso positivo quali provvedimenti la SIP / Telecom S.p.A. abbia adottato per risolvere con carattere di generalità i problemi sollevati dai ricorrenti;
- se non si debba al più presto prevedere l'istituzione di un'autorità di tutela del consumatore, tale da garantire che questo tipo di vertenze possa concludersi sì nel rispetto della legge, ma anche con le adeguate conseguenze di carattere generale dato il rilievo che assumono nei confronti di tutti i consumatori.
Paolo Vigevano, Giuseppe Calderisi, Lorenzo Strik Lievers, Elio Vito, Marco Taradash