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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 6 giugno 1995
OGGI E' SAN NORBERTO, SANTO PROTTETTORE DELL'IATLIA PROGRESSISTA. AUGURI AGLI ITALIANI: NE HANNO SEMPRE PIU' BISOGNO.
Roma, 6 giugno 1995

DICHIARAZIONE DI MARCO PANNELLA.

DUECENTO MILIONI PER ESSERE OSCURATI SU "LA STAMPA" E "IL CORRIERE DELLA SERA". MA IL PEGGIO E' LA DESOLANTE MISERIA DELLA CAMPAGNA ANTIREFERENDARIA, FILOSOFICA FORSE, IGNORANTE E QUALUNQUISTA, CERTO.

"Due pagine pubblicitarie dei poverissimi Comitati per i Referendum, costate meno di 200 milioni, sono oggi celate a pagina 14 del Corriere della Sera" (con una ferita grafico che toglie efficacia alla pagina) ed a pagina 32 di "La Stampa", gemello torinese di L'Unità", come "Il Messaggero" ne è il gemello romano.

Quelle stesse pagine sono normalmente, per la pubblicità commerciale, pagate spesso molto meno della metà di quanto costate ai Comitati del referendum.

Quanto valgono, dunque, le due pagine di "La Stampa" di domenica contro i referendum, con gli articoli o le interviste di Bobbio e Pivetti? Cinquecento milioni, di più?

Valgono esattamente in modo inversamente proporzionale alle opinioni ed ai veto che esprimono, tanto gli argomenti sono stucchevolmente poveri, insignificanti, e sparati come vertà filosofiche (Vattimo!), etico-civili (Bobbio e Previti), di senso comune (e non di buon senso).

Posso chiedere ai Vattimo, ai Bobbio, oltre che ai "politici" un incontro i contraddittorio per spiegar loro quello che con superficiale improvvisazione credono di sapere?

La "gente" non capisce, non ne può più? Prendano, per una volta, un autobus o un treno in seconda classe, e si accorgeranno che la "gente", in questi giorni, litiga appassionatamente pro o contro i nostri referendum commerciali, o quella sulle trattenute in busta paga a mò di iscrizioni. Meno, mi pare, sulla data delle elezioni, su Prodi o Berlusconi.

Questi sono i "nostri" referendum. Gli altri sono della Quercia e dintorni o di Rifondazione. Nostri, erano (e ci sono stati rapinati) molti altri referendum: due elettorali (ne sarebbe scaturito il passaggio "epocale" al sistema americano); quello volto alla rivoluzione fiscale (i dipendenti non pagano più per trattenuta le tasse); il sistema sanitario sottoposto a criteri di produttività e di concorrenza; ecc... La Corte Costituzionale non li ammette, in difesa del regime e contro la Costituzione. I cittadini dovrebbero essere aiutati a comprendere - semmai ne avessero bisogno- che con pochi secondi del loro tempo, in totale pochi minuti, e della loro vita e della loro attività, possono far compiere al paese una serie di riforme liberali che un sistema politico corrotto e conservatore non produce e non produrrà. Altro che paese immaturo!

Classe dirigente neo-fascista, neo-corporativista, illiberale."

 
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