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Conferenza Movimento club Pannella
Depetro Alessandro - 8 giugno 1995
Circa il mio operato come obiettore di coscienza presso Casa Serena,
ricordo ad onor del vero l'intera risistemazione dell'archivio del

personale dell'allora ONPI (si parla di decine di cartelle di

dipendenti assunti negli anni settanta) e la successiva collaborazione

con il ministero del Tesoro e dell'ufficio del personale per la

ricerca e l'inserimento e il conteggio in un tabulato dei nominativi e

dei relativi turni di quei dipendenti che negli anni 1975-'76

effettuarono orari straordinari e che, grazie a questa mio "giocare

con il computer", oggi hanno percepito un bel po' di quattrini

arretrati.

Inutile elencare le innumerevoli altre attività a diretto contatto con

gli anziani della struttura, spesso affetti da morbo di Alzheimer o da

gravi impedimenti fisici, con i quali ho condiviso giornate

impegantive ma molto importanti per comprenedere una realtà ai giorni

nostri dimenticata o del tutto ignorata. Certo è che non ho visto mai

la presenza a Casa Serena delle rinomate associazioni per disabili di

cui fa parte il nostro amico e che lasciano gli obiettori a zonzo per

la città durante l'orario di servizio perchè non sanno come

utilizzarli.

Per quanto riguarda le prostitute politicizzate credo che le due

citate abbiano più poco da dire. A Pordenone l'incidenza di AIDS è a

livelli paurosi e la repressione in materia di droga continua con la

loro silenziosa collaborazione. Consiglierei loro di farsi un

viaggetto sulla tratta ferroviaria Milano-Torino verso le quattro del

mattino. Capirebbero sicuramente che i fondi CEE, di cui vanno tanto

fiere d'aver ricevuto (per non fare assolutamente nulla), potrebbero

utilizzarli per farsi meno pubblicità sui giornali locali e più opera

civile. Magari investendoli in una unità da strada per avvicinare quel

mondo sommerso di cui loro oramai, "intellettualizzate e civilizzate"

dal rampantismo craxiano, non sanno più nulla se non leggendo

statistiche sempre più drammatiche.

Circa le "50.000 lirette" non solo ho annunciato su Agorà

pubblicamente che si trattava del primo iscritto al club di Pordenone

(forse ho fatto confusione tra socio e amico scrivendo di fretta al

tavolo), ma, in presenza dell'iscritto medesimo, ho dato l'annuncio la

sera stessa su Radio Radicale e credo, Gabriele Sorba ne è testimone,

di non aver commesso alcun misfatto e di essermi spiegato con i

compagni.

Sempre sulle iscrizioni, invieremo il danaro in un unica soluzione a

meno che il curiosone non sia così gentile da pagarci per ogni vaglia

spedito da Pordenone a Roma dalle 7 alle 8 mila "lirette". Non mi

vergogno certo di non essere benestante, ci mancherebbe.

Il problema tavoli, poi, è presto risolto. Stante la carente

mobilitazione iniziale di compagni all'inizio della campagna

referendaria, ho chiesto insistentemente a Dora di fare un secondo

tavolo a Pordenone. Qualora lei non fosse stata d'accordo e solo in

questo caso, avrei confermato la mia disponibilità presso altri

compagni che sicuramente sarebbero usciti in piazza. Ad ogni modo la

mia presenza e quella del nuovo iscritto presso l'altro tavolo è stata

confermata nel momento in cui i collaboratori di cancelleria non sono

più voluti uscire con noi. Ciò che mi ha fatto desistere è stata

piuttosto una certa metodologia poco nobile nel trattare con chi si

avvicinava al tavolo.

Da quando esistono "iscrizioni d'ufficio" e per giunta rinnovate

automaticamente, come per il sindacato, di anno in anno? Roba da non

credere!

Per finire, il collaboratore di cancelleria è stato disdetto in quanto

il medesimo, già la mattina nutriva forti perplessità sul fatto di

uscire al tavolo. Alla notizia che il tavolo non si sarebbe fatto

questi ha risposto come se gli avessimo tolto di dosso un macigno, una

enorme felicità, quasi una vincita alla lotteria. E credo, allora,

che abbiamo fatto bene. A nessuno piace fare le cose controvoglia o

perchè proprio si deve o peggio per dovere di partito.

Bene. E' tutto. Dato che ricorre il numero 7 con la citazione a

Goebbels, cristianamente penso che convenga perdonare l'amico che ha

scritto quelle sciocchezze nei testi precedenti, 70 volte 7. Le vie

del Signore sono infinite e, sicuramente, non avranno barriere

architettoniche.

a.depetro

--- MMMR v3.60unr

 
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