ricordo ad onor del vero l'intera risistemazione dell'archivio delpersonale dell'allora ONPI (si parla di decine di cartelle di
dipendenti assunti negli anni settanta) e la successiva collaborazione
con il ministero del Tesoro e dell'ufficio del personale per la
ricerca e l'inserimento e il conteggio in un tabulato dei nominativi e
dei relativi turni di quei dipendenti che negli anni 1975-'76
effettuarono orari straordinari e che, grazie a questa mio "giocare
con il computer", oggi hanno percepito un bel po' di quattrini
arretrati.
Inutile elencare le innumerevoli altre attività a diretto contatto con
gli anziani della struttura, spesso affetti da morbo di Alzheimer o da
gravi impedimenti fisici, con i quali ho condiviso giornate
impegantive ma molto importanti per comprenedere una realtà ai giorni
nostri dimenticata o del tutto ignorata. Certo è che non ho visto mai
la presenza a Casa Serena delle rinomate associazioni per disabili di
cui fa parte il nostro amico e che lasciano gli obiettori a zonzo per
la città durante l'orario di servizio perchè non sanno come
utilizzarli.
Per quanto riguarda le prostitute politicizzate credo che le due
citate abbiano più poco da dire. A Pordenone l'incidenza di AIDS è a
livelli paurosi e la repressione in materia di droga continua con la
loro silenziosa collaborazione. Consiglierei loro di farsi un
viaggetto sulla tratta ferroviaria Milano-Torino verso le quattro del
mattino. Capirebbero sicuramente che i fondi CEE, di cui vanno tanto
fiere d'aver ricevuto (per non fare assolutamente nulla), potrebbero
utilizzarli per farsi meno pubblicità sui giornali locali e più opera
civile. Magari investendoli in una unità da strada per avvicinare quel
mondo sommerso di cui loro oramai, "intellettualizzate e civilizzate"
dal rampantismo craxiano, non sanno più nulla se non leggendo
statistiche sempre più drammatiche.
Circa le "50.000 lirette" non solo ho annunciato su Agorà
pubblicamente che si trattava del primo iscritto al club di Pordenone
(forse ho fatto confusione tra socio e amico scrivendo di fretta al
tavolo), ma, in presenza dell'iscritto medesimo, ho dato l'annuncio la
sera stessa su Radio Radicale e credo, Gabriele Sorba ne è testimone,
di non aver commesso alcun misfatto e di essermi spiegato con i
compagni.
Sempre sulle iscrizioni, invieremo il danaro in un unica soluzione a
meno che il curiosone non sia così gentile da pagarci per ogni vaglia
spedito da Pordenone a Roma dalle 7 alle 8 mila "lirette". Non mi
vergogno certo di non essere benestante, ci mancherebbe.
Il problema tavoli, poi, è presto risolto. Stante la carente
mobilitazione iniziale di compagni all'inizio della campagna
referendaria, ho chiesto insistentemente a Dora di fare un secondo
tavolo a Pordenone. Qualora lei non fosse stata d'accordo e solo in
questo caso, avrei confermato la mia disponibilità presso altri
compagni che sicuramente sarebbero usciti in piazza. Ad ogni modo la
mia presenza e quella del nuovo iscritto presso l'altro tavolo è stata
confermata nel momento in cui i collaboratori di cancelleria non sono
più voluti uscire con noi. Ciò che mi ha fatto desistere è stata
piuttosto una certa metodologia poco nobile nel trattare con chi si
avvicinava al tavolo.
Da quando esistono "iscrizioni d'ufficio" e per giunta rinnovate
automaticamente, come per il sindacato, di anno in anno? Roba da non
credere!
Per finire, il collaboratore di cancelleria è stato disdetto in quanto
il medesimo, già la mattina nutriva forti perplessità sul fatto di
uscire al tavolo. Alla notizia che il tavolo non si sarebbe fatto
questi ha risposto come se gli avessimo tolto di dosso un macigno, una
enorme felicità, quasi una vincita alla lotteria. E credo, allora,
che abbiamo fatto bene. A nessuno piace fare le cose controvoglia o
perchè proprio si deve o peggio per dovere di partito.
Bene. E' tutto. Dato che ricorre il numero 7 con la citazione a
Goebbels, cristianamente penso che convenga perdonare l'amico che ha
scritto quelle sciocchezze nei testi precedenti, 70 volte 7. Le vie
del Signore sono infinite e, sicuramente, non avranno barriere
architettoniche.
a.depetro
--- MMMR v3.60unr