Caro Cavaliere, a distanza di piu' di un anno dalla nascita del suo
movimento sento la necessita' di chiederle di far presto; anch'io come
altri, molti altri cittadini della Repubblica ho posto speranza e
fiducia nei suoi confronti affinche' nel nostro martoriato Paese, il
simbolo della nostra bandiera nazionale ritornasse ad esprimere con
forza i concetti di liberta' e di democrazia che tutt'ora appaiono in
pericolo.Alcuni pensaranno che questo pensiero, forse collegato alla
storia del nostro risorgimento, appare retorico o ridicolo, stante il
peso che vivere quotidiano assegna ad ogni cittadino, in materia di
tutto, tasse economia lavoro,; invece secondo me non e' vero. Il
motivo principale del successo del suo movimento "Forza Italia, sta
essenzialmente tutto in questo ricordo, antico quanto serio, nel
ricordo di una Italia che davanti al pericolo di perdita di democrazia
urla disperata il suo desiderio, : un popolo, un territorio.Ora credo
non ci sia mai stato momento , da quando vivo, nel quale questo
pericolo e' palese e vissuto in modo angoscioso da ognuno di coloro
che dal dopoguerra ad oggi, si sono sforzati di difendere legge e
diritto, come i radicali e i Pannelliani oggi, cercano di fare, dando
corpo, a un tavolo per i referendum, all'aspetto piu' autentico del
farsi democratico, dando la parola a coloro che non ce l'hanno che
urlare non possono, che sarebbero esclusi dalle decisioni che
riguardano il proprio paese, come i totalitaristi hanno sempre
voluto.Possiamo forse essere persino in disaccordo su tutto, dalla
droga all'aborto, forse anche nel polo c'e' chi non ha capito
l'importanza di abolire i privilegi del mafioso o quelli del
magistrato,ma io spero che nessuno di coloro che si e' riconosciuto
del simbolo del suo movimento abbia il coraggio di lasciarci soli al
tavolo dei referendum, lasciando impunemente vincere l'avversario.Per
troppo tempo, cavaliere, il radicale, il Pannelliano, ha cercato di
convincere ogni cittadino che l'unico potere realmente necessario e'
lo strumento referendario, che se viene vissuto come "luogo comune",
ossia punto di incontro, esso rimane il punto di convergenza per ogni
democratico, la cartina di tornasole attraverso la quale ognuno puo'
schierarsi a favore o contrario.Solo lei puo' darci una mano.Abbiamo
bisogno di tutto.Solo cosi' l'identita' di "Forza Italia", diventera'
un fatto concreto in grado di esaltare i principi di liberta' che quei
colori ispirano ad ogni Italiano.Quel famoso "grido di dolore", e' il
nostro, cavaliere, e mi auguro Lei possa ascoltarlo.Il nostro Paese
senza referendum non sarebbe piu' un Paese democratico.
(e considerato che almeno VIVA VERDI, possiamo dirlo, immagini a
questo punto il coro del Nabucco. Che non mi pare sia stato acquistato
da nessuno.
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--- MMMR v3.60unr