Allora il problema è quello di trovare un responsabile che in tempo
reale aggiorni la conferenza nella quale inserire una volta sola i
comunicati stampa, interviste etc.
Per il resto, data la mancanza di frequentatori nella conferenza, i
testi stitici di Bandinelli, i freddi doppioni di Rovasio, le mie
personali stronzate, condivido la proposta N.1 di Sisani e Rovasio
(non la N.2). La conferenza movimento dei club Pannella, a mio modo
di vedere, dovrebbe essere aperta a chiunque e con un moderatore che,
non si occupi di censurare questo o quel testo (sarebbe offensivo per
il moderatore stesso), ma che renda utile a tutti i compagni
l'esistenza della conferenza stessa. In altre parole, riprendendo una
precedente proposta di L.Terni di cui più nulla si è saputo, ogni
iscritto al club dotato di computer e modem dovrebbe trovare, qui sta
l'utilità della conferenza e del moderatore, degni spunti di dibattito
in qualsiasi parte d'Italia o del mondo esso si trovi (poi magari a
quel giornalaccio che è Cuore faremo pagare i diritti d'autore sui
testi inseriti nello spazio del "Chi se ne frega", così Agorà guadagna
anche qualche soldo in più).
Per me va bene Rita Bernardini come moderatrice, sebbene l'impegno sia
gravoso; nulla in contrario per Vittorio Pezzuto.
Concludo dicendo che è troppo facile, anche da un punto di vista
economico, per chi vive a Roma parlare di persona con Pannella o con i
responsabili del movimento, dialogare, chiedere, scambiare
informazioni politiche oltre che personali e lasciare che i
provinciali si arrangino con le loro coglionate e se poi scrivono
testi che non piacciono bastonarli senza ritegno. Speriamo che questo
"terremoto telematico" in conferenza ci aiuti tutti a riflettere un
pochino più serenamente.