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Conferenza Movimento club Pannella
Pezzuto Vittorio - 15 giugno 1995
Roma, 22-23-24-25 Giugno 1995
CONSIGLIO GENERALE DEL MOVIMENTO DEI CLUB PANNELLA-RIFORMATORI

Sala Pantheon dell'Hotel Ergife

Roma, 15 Giugno 1995

Ai Consiglieri Generali

Ai Presidenti dei Club

LORO SEDI

Carissime amiche e amici,

il risultato politico complessivo dei referendum ha premiato in pieno il lavoro prezioso, testardo e faticoso prodotto negli ultimi mesi da tutti i militanti dei Club Pannella-Riformatori.

Dalle dure giornate della raccolta delle firme dell'inverno 1993 ad oggi non vi è stato infatti giorno che non siamo intervenuti con appelli, digiuni, walk around, telegrammi, manifestazioni, fax e iniziative parlamentari in difesa del sacrosanto diritto al voto su tutti i dodici referendum.

In queste ultime settimane siamo riusciti a spezzare (fuori e dentro il Parlamento) la trama consociativa ed arrogante di chi riteneva che i cittadini italiani fossero troppo stupidi ed immaturi per distinguere tra quesito e quesito e scegliere grandi riforme liberali per il nostro Paese.

Le massime cariche dello Stato hanno fatto a gara nell'attaccare l'istituto referendario e la sua dirompente carica riformatrice. Siamo stati oggetto di una feroce campagna di stampa tesa a criminalizzare i promotori dei referendum e non invece a spiegare che essi sono il prodotto di inerzie decennali del Parlamento su questioni non più eludibili. Ad attaccarci erano al solito i soloni della politica da salotto, i campioni della partitocrazia paludata, coloro che (in nome del popolo, per carità!) hanno sempre cercato di scongiurare il verdetto "destabilizzante" dei cittadini. Memori delle loro sconfitte sul finanziamento pubblico ai partiti, sull'aborto, sul divorzio, sulla giustizia giusta, sul nucleare non volevano consentire al Paese una nuova vittoria liberale e democratica.

Hanno perso. Anche questa volta abbiamo vinto noi.

E non solo perchè ha vinto il referendum in quanto tale. Siamo infatti riusciti a scardinare - insieme a milioni di lavoratori, sindacalizzati e non - le logiche di apparato che hanno sempre impedito alla "trimurti" sindacale di rappresentare le reali esigenze dei suoi associati. Abbiamo posto le basi per una progressiva privatizzazione della RAI. Abbiamo cancellato l'anacronistico e controproducente istituto del soggiorno cautelare. Abbiamo infine concorso a battere la faziosità di coloro che mal sopportano un'informazione alternativa a quella che il "loro" regime - grazie al "nostro" canone - ci ha inoculato in dosi massicce per decenni.

E' vero: su alcuni quesiti siamo stati indubbiamente battuti. Ma si tratta di una sconfitta numerica e non invece politica dal momento che siamo rimasti da soli a lottare per la libertà d'impresa ed i diritti dei consumatori così come per la possibilità di scegliere con un solo voto il proprio Sindaco. Sarebbe bastata una sia pur minima mobilitazione di quei partiti che troppo spesso amano definirsi liberaldemocratici, ed ecco che saremmo a celebrare un autentico trionfo politico.

Dopo settimane di bonaccia il vento della politica ha ripreso finalmente a spirare con forza in direzione dei referendum e delle nostre battaglie liberali. Siamo tornati al centro della vicenda politica italiana. Non è certo un caso che i sondaggi preelettorali diano in ascesa la Lista Pannella e che l'attenzione di un numero crescente di testate giornalistiche sia ora rivolta ai nostri nuovi diciotto referendum.

Anche l'organizzazione del Movimento registra una crescita senza precedenti. Decine di nuovi Club Pannella sono sorti in questi ultimi giorni, spesso in città che da sempre erano prive di punti di riferimento militante per le nostre battaglie. E in queste stesse ore un centinaio di comitati promotori stanno lavorando per dare vita entro il 22 Giugno ad altrettanti Club Pannella-Riformatori.

Con questo non vogliamo tacere delle grandi difficoltà fin qui registrate nella campagna di raccolta delle firme. Ma sappiamo che la maniera migliore per non vanificare il durissimo lavoro di queste prime quattro settimane di raccolta è appunto quella di non mollare, di tenere duro. Dopo la grande giornata di domenica abbiamo infatti il dovere politico di insistere nella mobilitazione referendaria, nei volantinaggi davanti alle segreterie comunali, nell'uscita di tavoli riformatori in tutta Italia. Dobbiamo guadagnare giorni preziosi per consentire alle forze politiche di maturare la scelta di affiancarsi o meno a noi nella raccolta delle firme. E dobbiamo ricercare con intelligenza tutte quelle condizioni favorevoli che l'esito finale dei referendum dell'11 Giugno potrebbe ora finalmente consentirci.

Per tutti questi motivi abbiamo ritenuto fosse indispensabile la convocazione del Consiglio Generale del Movimento. L'apertura dei suoi lavori è prevista alle ore 15 di giovedì 22, anche per favorire la presenza ai nostri lavori di parlamentari ed osservatori esterni. Sappiamo benissimo che si tratta di chiedere alla maggioranza di voi il sacrificio della richiesta di due giorni di ferie. Ma siamo altrettanto certi che in tutti voi è presente la consapevolezza di quanto delicato ed importante sia l'attuale momento politico.

Basti pensare che nel caso di elezioni anticipate ad Ottobre resterebbero appena quattro settimane di effettivo lavoro parlamentare per guadagnare forze politiche così come singoli deputati e senatori al progetto di creazione dell'Unione federalista dei Riformatori, parte militante ed organizzata di un grande rassemblement delle forze laiche, riformatrici, federaliste e liberali nel nostro Paese.

Arrivederci dunque a Roma e buon lavoro a tutti.

VITTORIO PEZZUTO

Coordinatore Nazionale del Movimento

Ai Consiglieri Generali

Ai Presidenti dei Club

LORO SEDI

Carissimi amici e compagni dei Club,

fra poco più di venti settimane possono esservi le elezioni politiche; quindi fra poco meno di quindici le Camere dovrebbero esser sciolte, presentati i candidati.

Fra dieci settimane scadono i termini per presentare le nostre nuove richieste referendarie, se non vogliamo rinunciare alle pur poche firme fin qui raccolte. E dobbiamo farcela.

Proporrò alla Segreteria e poi al Consiglio Generale del 22-23-24-25 un passo definitivo e (se compiuto) non revocabile per la costituzione e l'impegno politico dell'"Unione (federalista) dei Riformatori", con la conseguente necessità di un "lancio" effettivamente costitutivo entro la prima metà di Luglio.

Ritengo che occorre (pena anche la definitiva sconfitta e una definitiva vittoria del regime) urgentissimamente e fermamente chiedere a Berlusconi (e non al "Polo") di lanciare e il progetto e l'assetto di Governo sui quali chiedere il voto alle elezioni, o sarebbe - oltre che suicida - comunque temerario correre sotto le due (oltre che nostre) bandiere.

Occorre moltiplicare i Club, dopo (e se) aver raggiunto il raddoppio pieno per prima del Consiglio Generale, nel corso del quale spero di poter proporre una integrazione politica (se non statutaria) alla direzione del Movimento, con una sorta di Consiglio o Ufficio di Presidenza costituito con parlamentari e personalità di nuova adesione, in funzione della costituzione dell'Unione.

Occorre che vi siano 18 compagni che diventino coordinatori della campagna di raccolta firme e dei Comitati Nazionali di Sostegno per i 18 nuovi quesiti sui quali dobbiamo imporre sin da Luglio - comunque - una grande e articolata campagna politica.

IN QUESTO CONTESTO IL NOSTRO CONSIGLIO GENERALE, PUR NEL RISPETTO DEI SUOI LIMITI STATUTARI, ACQUISTA UN VALORE CHE NEMMENO DEI CONGRESSI HANNO SIN QUI AVUTO. LA VOSTRA PARTECIPAZIONE E' QUINDI ASSOLUTAMENTE NECESSARIA, INDISPENSABILE, DOVEROSA.

IL DIBATTITO SARA' INTENSO, ESSENZIALE IN OGNI SUO MOMENTO. PER UNA VOLTA, QUINDI, SI RIVELA NECESSARIO USARE DI FERIE, PERMESSI, PARENTESI NELLA PREPARAZIONE O RINVII NELLA TENUTA DI ESAMI, FAR FIDUCIA A SE STESSI, INNANZITUTTO, ED ANCHE A NOI: OGNI PRESENZA E OGNI ASSENZA E' IMPORTANTE, IN POSITIVO O IN NEGATIVO. POTREMO ANCHE PREVEDERE LA POSSIBILITA' CHE SIANO AUTORIZZATI "OSSERVATORI" (MA NON SOSTITUZIONI DEI PRESIDENTI).

Auguri (ne abbiamo tutti gran bisogno) e grazie. Un abbraccio,

MARCO PANNELLA

Presidente del Movimento

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COME SI RAGGIUNGE L'HOTEL ERGIFE

* In auto: per chi arriva da fuori Roma, dal Grande Raccordo Anulare uscita 1 (Aurelio Centro)

* In treno: dalla Stazione Termini prendere la Linea A della Metropolitana e scendere al capolinea Ottaviano. Da qui proseguire in autobus

* In autobus: Si può prendere il 46 da Piazza Venezia oppure il 490 da Ottaviano, capolinea della linea A della Metroplolitana. In entrambi i casi bisogna scendere in Piazza Irnerio, prendere il 246 e scendere alla terza fermata.

PERNOTTAMENTO E PASTI

Per i partecipanti al Consiglio Generale l'Hotel Ergife - previa prenotazione - pratica i seguenti prezzi ridotti per il pernottamento e la prima colazione:

* camera singola: 95.000 lire al giorno

* camera doppia: 60.000 lire al giorno

* camera tripla: 50.000 lire al giorno

* camera quadrupla: 40.000 lire al giorno

E' possibile consumare i pasti al ristorante self-service dell'albergo al modico costo di 17.000 lire a persona.

Il nostro consiglio è di prenotare subito la stanza d'albergo telefonando al numero (06)66441.

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