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Conferenza Movimento club Pannella
Pezzilli Dora - 19 giugno 1995
L'effetto piu' evidente delle nostre uscite con il tavolo del club
Pannella-Forza Italia, e' stato l'arrivo a poca distanza da noi del

tavolo di Alleanza Nazionale. Immediatamente il parlamentare Gastone

Parigi, feroce proibizionista sulle droghe si e' affrettato a prendere

le sue contromisure, affinche' nella nostra citta' si continui a

perpetrare lo scandalo delle persecuzioni gratuite di giovani

consumatori di cannabis che vivono la loro condizione clandestinamente

terrorizzati dalle forze dell'ordine locale. Nei processi la posizione

principalmente sostenuta dagli avvocati della camera penale annulla di

fatto le conquiste del precedente referendum facendo in modo di non

difendere chi viene beccato anche con due canne, evitando di entrare

nel merito della liceita' del consumo personale, a tutto vantaggio

degli avvocati, che cosi' non rischiano di mettersi in discussione, e

consentendo operazioni di squallida criminalizzazione da parte della

stampa locale; questo squallido foglio che si chiama "Il Gazzettino di

Pordenone", piu' la nostra presenza antiproibizionista si fa valere e

piu' cerca di dare una immagine di "gioventu' dedita al consumo di

droghe illecite" pompando notizie di assoluta irrilevanza (qualche

gesto inconsulto nel centro storico la notte , qualche arredo urbano

infastidito, qualche scritta sui muri, come esempio di "devastante

criminalita' comune", per far passare l'idea che la nostra gioventu' e

in pericolo causa l'uso di droghe. Cazzate. A Pordenone gli unici

rischi non sono legati alla droga, bensi' all'alcool e alla

solitudine. Quindi, la pagina del giornale locale, cerca in realta' di

dare una mano a questo buffo parlamentare Europeo che quando ero

consigliera Comunale vantava il record massimo di assenze non

giustificate nell'istituzione ed era famoso solo perche' era cognato

dell'allora assessore democristiano all'urbanistica, poi diventato

Sindaco della citta': Alvaro Cardin, arrestato recentemente per

concussione. Quest'ultimo appoggia il centrosinistra locale e lo

stesso giornale ventila la possibilita' che si possa ripresentare a

governare l'amministrazione locale, magari con l'aureola di martire. I

due soggetti sembrano il gatto e la volpe. In questa situazione a

nessun verde eletto in Consiglio Comunale viene in mente di lanciare

una feroce denuncia, magari da presentare al magistrato Tito, cosi'

desideroso di farsi notare, affinche' la truffa della cosidetta

benzina "verde", ossia il famigerato benzene, abbia fine, sopratutto

in una provincia dove esiste la convenzione dei "bonus" (benzina

gratis) in quanto citta' considerata di confine. Quindi la nostra

presenza al tavolo antiproibizionista infastidisce la destra, che non

potendo lealmente considerarci interlocutori, usa la stampa locale per

confondere i futuri elettori. La presenza di un parlamentare

antiproibizionista , per una conferenza sulle droghe in questo momento

sarebbe necessaria, almeno a livello regionale. In ambito verde

inutile sperare, tutto tace, altrimenti come minimo si dovrebbe

chiedere le dimissioni dei tre verdi eletti in Regione, soprattutto

perche' almeno due sono iscritti al Partito radicale: Ghersina e

Puiatti. Che continuano a tacere. Forse a Trieste gia' si grida viva

il Duce?

 
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