Pannella-Forza Italia, e' stato l'arrivo a poca distanza da noi deltavolo di Alleanza Nazionale. Immediatamente il parlamentare Gastone
Parigi, feroce proibizionista sulle droghe si e' affrettato a prendere
le sue contromisure, affinche' nella nostra citta' si continui a
perpetrare lo scandalo delle persecuzioni gratuite di giovani
consumatori di cannabis che vivono la loro condizione clandestinamente
terrorizzati dalle forze dell'ordine locale. Nei processi la posizione
principalmente sostenuta dagli avvocati della camera penale annulla di
fatto le conquiste del precedente referendum facendo in modo di non
difendere chi viene beccato anche con due canne, evitando di entrare
nel merito della liceita' del consumo personale, a tutto vantaggio
degli avvocati, che cosi' non rischiano di mettersi in discussione, e
consentendo operazioni di squallida criminalizzazione da parte della
stampa locale; questo squallido foglio che si chiama "Il Gazzettino di
Pordenone", piu' la nostra presenza antiproibizionista si fa valere e
piu' cerca di dare una immagine di "gioventu' dedita al consumo di
droghe illecite" pompando notizie di assoluta irrilevanza (qualche
gesto inconsulto nel centro storico la notte , qualche arredo urbano
infastidito, qualche scritta sui muri, come esempio di "devastante
criminalita' comune", per far passare l'idea che la nostra gioventu' e
in pericolo causa l'uso di droghe. Cazzate. A Pordenone gli unici
rischi non sono legati alla droga, bensi' all'alcool e alla
solitudine. Quindi, la pagina del giornale locale, cerca in realta' di
dare una mano a questo buffo parlamentare Europeo che quando ero
consigliera Comunale vantava il record massimo di assenze non
giustificate nell'istituzione ed era famoso solo perche' era cognato
dell'allora assessore democristiano all'urbanistica, poi diventato
Sindaco della citta': Alvaro Cardin, arrestato recentemente per
concussione. Quest'ultimo appoggia il centrosinistra locale e lo
stesso giornale ventila la possibilita' che si possa ripresentare a
governare l'amministrazione locale, magari con l'aureola di martire. I
due soggetti sembrano il gatto e la volpe. In questa situazione a
nessun verde eletto in Consiglio Comunale viene in mente di lanciare
una feroce denuncia, magari da presentare al magistrato Tito, cosi'
desideroso di farsi notare, affinche' la truffa della cosidetta
benzina "verde", ossia il famigerato benzene, abbia fine, sopratutto
in una provincia dove esiste la convenzione dei "bonus" (benzina
gratis) in quanto citta' considerata di confine. Quindi la nostra
presenza al tavolo antiproibizionista infastidisce la destra, che non
potendo lealmente considerarci interlocutori, usa la stampa locale per
confondere i futuri elettori. La presenza di un parlamentare
antiproibizionista , per una conferenza sulle droghe in questo momento
sarebbe necessaria, almeno a livello regionale. In ambito verde
inutile sperare, tutto tace, altrimenti come minimo si dovrebbe
chiedere le dimissioni dei tre verdi eletti in Regione, soprattutto
perche' almeno due sono iscritti al Partito radicale: Ghersina e
Puiatti. Che continuano a tacere. Forse a Trieste gia' si grida viva
il Duce?