ostentare l'indifferenza nei confronti della mia identita' diradicale, antiproibizionista nonviolenta, antimilitarista e non so
quante altre cose in questa regione mi fa giustamente ritenere
indispensabile ove non cambi la situazione di dover purtroppo iniziare
uno scipero della fame, al fine di poter ottenere almeno dall'ordine
dei giornalisti di questa regione una qualche palese giustificazione.
Non mi e' mai capitato, dall'ottantanove ad oggi di dover vivere un
periodo cosi' devastante di censura dell'informazione nei confronti di
chi con il suo impegno personale e militante ha dato corpo a centinaia
di battaglie libertarie liberiste e liberali nel nostro paese tese a
consentire ad ogni cittadino di esprime le proprie opinioni e a
garantire civilta' diritto giustizia e legge. Ma , evidentemente anni
di silenzio nei confronti dell'identita' radicale svendute alle
sinistre del quercione sono servite soltanto ad eliminare ogni
possibilita' coerente di poter migliorare la situazione gia' grave nel
nostro Paese . Nulla ho certamente da temere da coloro che per anni mi
hanno vista protagonista sia come Presidente dell'Aied, dal quale me
ne sono andata volontariamente proprio perche' ho osato esibire, nel
rifiuto generale (1989), la modifica immediata della piu' infausta
legge di compromesso storico attuata con la collaborazione dc-pci, la
legge 194 altrimenti detta sull'aborto, in nome di una esigenza
liberale di responsabilita' civile e totale delle donne rispetto
all'ingiuria palese che da hanni si va consumando proprio in nome di
quei compromessi che i radicali hanno solo dovuto subire. Allora il
rifuito mi costrinse ad andarmene, e a vivere poveramente affinche'
potessero finalmente giungere giorni migliori. Nulla ugualmente ho da
temere da tutti coloro che sebbene silenziosamente mi appoggiarono
nella raccolta di firme giungere al metodo elettorale uninominale in
Italia, cosa che le opposto partitocrazie ancora oggi tentano di
eliminare per potersi accordare nuovamente consociativamente a spese
di questa regione potendo cosi' impunemente condividere alleanze
centrate su capitali esteri o su logiche spartitorie che non
consentono ai cittadini di eleggere il proprio reale
rappresentante;Nulla ho egualmente da temere da coloro che nel firmare
il primo referendum contro la carcerazione di chi consuma droga
leggere, mi ha visto protagonista "fumatore" davanti alla prefettura
di Pordenone, o in galera per affermare il principio costituziopnale
che ognuno e' responsabile di se stesso e consentire a chiunque di
poter decidere della propria pelle, della propria ragione, del proprio
vivere.Nonostante accuse infondate sentenze di comodo, dalle quali
spero presto potermi difendere pubblicamente senza che vengano
strumentalizzate a comodo e a piacere da chi in realta' mi vuole solo
perseguitare,continuo a chiedere ai cittadini di firmare i prossimi 18
referendum affinche' queste ingiustizie abbiano fine, lo chiedo come
radicale consumatore di cannabis dichiarata, che non teme di potersi
confrontare con chiunque.Al tavolo di piazza venti settembre per veti
incrociati, oppure con la scusa che noi siamo dei "drogati",
l'informazione drogata non ci consente di poter esigere un cancelliere
della Repubblica che senta suo il dovere di prestare un servizio
civile che puo' fargli solo onore. Il tribunale sembra non abbia
cancellieri a disposizione, gratuitamente per i radicali, affinche' al
di fuori delle logiche partitocratiche e di regime i cittadini possano
firmare i referendum sulla giustizia i referndum contro l'aborto di
stato, contro la droga di stato, contro l'ordine fascista dei
giornalisti,per le rioforme in questo Paese. Al tavolo dei club
Pannella riformatori per chi ci crede molte persone hanno apposto la
loro firma, molti si sono iscritti al tavolo dove ho deciso di
collocarmi, affinche' siano chiare le mie speranze il tavolo delle
destre.Forse e' questo che non comoda a chi anticipatamente ha deciso
che per forza di cose io devo appartenere alla storia delle sinistre,
il fatto che in questo momento le mie speranze siano collocate
nell'area Berlusconiana di Forza Italia prima che in altre aree.
Staremo a vedere, personalmente con rifondazione comunista e con
coloro che da sempre mi hanno perseguitata per le mie idee ho poco a
che spartire.Qualcuno pensera' diversamente, resta il fatto che
nessuno puo' permettersi oltre a me che tipo di identita' politica mi
riconosco come possible anche se forse non ideale. Silvio Berlusconi
mi consente di poter sperare, almeno in una Italia, non muta, non
silenziosa e soggetta alla demagogia del potere comunista che a quanto
pare e' dura a morire. Voglio credere che nelle prossime ore quanti di
coloro hanno interesse a perorare una causa di liberta' democratica ci
consentano attraverso la loro partecipazione di poter dar sviluppo
pieno a quel progetto referendario che va' sotto il nome di diciotto
referendum.Spero inoltre che la congiura del silenzio attuata nei miei
confronti dalla stampa locale non mi costringa a mettrrere in atto
l'azione nonviolenta piu' difficile per qualunque radicale, al fine di
ottenere un cancelliere dal tribunale, lo sciopero della fame.Il
numero di telefono per solidarizzare attivamente con il progetto
riformatore e' 0434 572121.