Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
lun 10 mar. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Movimento club Pannella
Pezzilli Dora - 27 giugno 1995
La pervicacia con la quale il Gazzettino di Pordenone si ostina ad
ostentare l'indifferenza nei confronti della mia identita' di

radicale, antiproibizionista nonviolenta, antimilitarista e non so

quante altre cose in questa regione mi fa giustamente ritenere

indispensabile ove non cambi la situazione di dover purtroppo iniziare

uno scipero della fame, al fine di poter ottenere almeno dall'ordine

dei giornalisti di questa regione una qualche palese giustificazione.

Non mi e' mai capitato, dall'ottantanove ad oggi di dover vivere un

periodo cosi' devastante di censura dell'informazione nei confronti di

chi con il suo impegno personale e militante ha dato corpo a centinaia

di battaglie libertarie liberiste e liberali nel nostro paese tese a

consentire ad ogni cittadino di esprime le proprie opinioni e a

garantire civilta' diritto giustizia e legge. Ma , evidentemente anni

di silenzio nei confronti dell'identita' radicale svendute alle

sinistre del quercione sono servite soltanto ad eliminare ogni

possibilita' coerente di poter migliorare la situazione gia' grave nel

nostro Paese . Nulla ho certamente da temere da coloro che per anni mi

hanno vista protagonista sia come Presidente dell'Aied, dal quale me

ne sono andata volontariamente proprio perche' ho osato esibire, nel

rifiuto generale (1989), la modifica immediata della piu' infausta

legge di compromesso storico attuata con la collaborazione dc-pci, la

legge 194 altrimenti detta sull'aborto, in nome di una esigenza

liberale di responsabilita' civile e totale delle donne rispetto

all'ingiuria palese che da hanni si va consumando proprio in nome di

quei compromessi che i radicali hanno solo dovuto subire. Allora il

rifuito mi costrinse ad andarmene, e a vivere poveramente affinche'

potessero finalmente giungere giorni migliori. Nulla ugualmente ho da

temere da tutti coloro che sebbene silenziosamente mi appoggiarono

nella raccolta di firme giungere al metodo elettorale uninominale in

Italia, cosa che le opposto partitocrazie ancora oggi tentano di

eliminare per potersi accordare nuovamente consociativamente a spese

di questa regione potendo cosi' impunemente condividere alleanze

centrate su capitali esteri o su logiche spartitorie che non

consentono ai cittadini di eleggere il proprio reale

rappresentante;Nulla ho egualmente da temere da coloro che nel firmare

il primo referendum contro la carcerazione di chi consuma droga

leggere, mi ha visto protagonista "fumatore" davanti alla prefettura

di Pordenone, o in galera per affermare il principio costituziopnale

che ognuno e' responsabile di se stesso e consentire a chiunque di

poter decidere della propria pelle, della propria ragione, del proprio

vivere.Nonostante accuse infondate sentenze di comodo, dalle quali

spero presto potermi difendere pubblicamente senza che vengano

strumentalizzate a comodo e a piacere da chi in realta' mi vuole solo

perseguitare,continuo a chiedere ai cittadini di firmare i prossimi 18

referendum affinche' queste ingiustizie abbiano fine, lo chiedo come

radicale consumatore di cannabis dichiarata, che non teme di potersi

confrontare con chiunque.Al tavolo di piazza venti settembre per veti

incrociati, oppure con la scusa che noi siamo dei "drogati",

l'informazione drogata non ci consente di poter esigere un cancelliere

della Repubblica che senta suo il dovere di prestare un servizio

civile che puo' fargli solo onore. Il tribunale sembra non abbia

cancellieri a disposizione, gratuitamente per i radicali, affinche' al

di fuori delle logiche partitocratiche e di regime i cittadini possano

firmare i referendum sulla giustizia i referndum contro l'aborto di

stato, contro la droga di stato, contro l'ordine fascista dei

giornalisti,per le rioforme in questo Paese. Al tavolo dei club

Pannella riformatori per chi ci crede molte persone hanno apposto la

loro firma, molti si sono iscritti al tavolo dove ho deciso di

collocarmi, affinche' siano chiare le mie speranze il tavolo delle

destre.Forse e' questo che non comoda a chi anticipatamente ha deciso

che per forza di cose io devo appartenere alla storia delle sinistre,

il fatto che in questo momento le mie speranze siano collocate

nell'area Berlusconiana di Forza Italia prima che in altre aree.

Staremo a vedere, personalmente con rifondazione comunista e con

coloro che da sempre mi hanno perseguitata per le mie idee ho poco a

che spartire.Qualcuno pensera' diversamente, resta il fatto che

nessuno puo' permettersi oltre a me che tipo di identita' politica mi

riconosco come possible anche se forse non ideale. Silvio Berlusconi

mi consente di poter sperare, almeno in una Italia, non muta, non

silenziosa e soggetta alla demagogia del potere comunista che a quanto

pare e' dura a morire. Voglio credere che nelle prossime ore quanti di

coloro hanno interesse a perorare una causa di liberta' democratica ci

consentano attraverso la loro partecipazione di poter dar sviluppo

pieno a quel progetto referendario che va' sotto il nome di diciotto

referendum.Spero inoltre che la congiura del silenzio attuata nei miei

confronti dalla stampa locale non mi costringa a mettrrere in atto

l'azione nonviolenta piu' difficile per qualunque radicale, al fine di

ottenere un cancelliere dal tribunale, lo sciopero della fame.Il

numero di telefono per solidarizzare attivamente con il progetto

riformatore e' 0434 572121.

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail