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Conferenza Movimento club Pannella
Pezzilli Dora - 28 giugno 1995
Immaginiamo che i club Pannella rappresentino il popolo Italiano, e
che in questo strano regno il gioco piu' giocato in questo momento sia

il gioco "Stupido".Immaginiamo ancora che il leader carismatico di

questo strano paese sia al corrente da un pezzo che qualcuno vuole

detronizzarlo e che per tutelarsi da un simile rischio decida a

tamburo battente di convocare un Gran Consiglio, sperando che le

condizioni economiche lo sciopero dei treni, le condizioni generali

del regno facciano in modo di determinare l'assenza di coloro che piu'

gli potrebbero dare questo fastidio;Il re conta sopratutto sul fatto

che gran parte di coloro che sono i sudditi del regno non hanno capito

l'importanza di questo incontro e che al di la' di tutto un gigante o

un nano dotato di esperienza e capacita' retorica verra' comunque a

salvaro dal pericolo. A questo convegno, immaginate che siano

convocati 171, rappresentanti con diritto di voto. Per le cause sopra

descritte o per decisione di ognuno se ne presentano 109. Ad un certo

punto del Consiglio il Re e i consiglieri del re, si accorgono che il

rischio che stanno correndo e' quello di non avere sufficenti aderenti

a rendere legale il Consiglio stesso. Con una operazione di

travestimento coptano un nanetto rosso disponibile a "convertire" gli

eventuali oppositori all'obbedienza al capo carismatico del regno.Di

questi 109 circa la meta', non hanno avuto problemi nel raggiungere la

sede del Consiglio poiche' abtano nelle immediate vicinanze (lazio) i

rimanenti lo raggiungono quasi per miracolo, dal resto del Paese.Al

momento del voto 3 di loro (Baiocchi , Benzi, Schiaretti) decidono in

qualche modo di rappresentare anche coloro che non ci sono e che noi

nel nostro gioco possiamo considerare la minoranza silenziosa del

popolo italiano.Piu' di un terzo (62). Qualunque cosa immaginiamo

resta il fatto che delle due l'una o costoro che non si sono

presentati avrebbero votato a favore oppure avrebbero votato contro.Se

invece la percentuale di voto degli assenti fosse stata speculare a

quella dei presenti non sarebbe cambiato nulla.Naturalmente in

politica contano sopratutto i tempi di convocazione del Consiglio e i

soldi per arrivarci, quindi solo gli assenti possono dirci come sono

andate davvero le cose.Se fosse Genova degli anni settanta cari

compagni vi direi che i presenti hanno perso, la faccia almeno e hanno

vinto coloro che non hanno partecipato al gioco, coloro che hanno

deciso di appunto lavorare sul territorio. Solo il colpo di mano di

Stanzani Bonino ha garantito il numero legale e non mi sembra poco.

Ora vi spigo perche' gli Italiani giocano a "stupido".

dal libro "il principo maggioritario di Edoardo Ruffini" ed. Adelphi

"alla domanda, se il principio maggioritario mnon fosse soltanto un

principio giusto o utile, ma anche un principio buono, i Greci non

diedero una risposta diretta. Seppero tuttavia per primi impostare un

problema le cui risoluzioni hanno per quella domanda, un certo valore:

il problema della capacita' intellettuale della moltitudine. "tu

ascolti sempre gli oratori a bocca aperta" dice il coro al demos nei

Cavalieri di Aristofane, "ma se tu sei presente il tuo spirito e'

assente". E il demos di rimando: " E' a bella posta che faccio

l'idiota."Coraggio al prossimo appuntamento ci saro', ci saro'

senz'altro.

 
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