centrato sul sesso.Perche' ogni gioco negativo e' alla fin finegiocato sul sesso, sul corpo diretto quindi di tutto il movimento
partito, gruppo o popolo, cambia solo il contesto.Il proibizionismo
dopotutto e' solo questo far in modo che nessuno , usando uno
stratagemma, un trucco un regolamento o altro, possa prevalere
sull'altro creando un rifiutoin alcuni, un'indifferenza in altri,
l'assenza di un terzo. Generalmente in un gruppo di questo tipo
centrato sul bisogno malcelato di far fesso qualcuno, il sintomo si
rivela spesso anche con un vero e proprio suicidio, nel caso
Pannelliano del tipo politico.Proibire la conoscenza a qualcuno del
vero motivo per cui( nel caso giocopolitico la buona fede e' esclusa,
ovvio)si gioca e' disonesto. Nel proibizionismo del tipo "droga", il
potere e' detenuto da chi non rischia di essere detenuto, quindi il
mafioso, il protetto dal politico, insomma quello che la fa' sempre
franca, "per principio";Questo soggetto possiamo chiamarlo "IL
CANDIDATO". A questo gioco partecipano con voto solo attivo coloro che
non hanno capito che in realta' non avranno mai diritto a quello
passivo, o perche'non vogliono o perche' non ne hanno bisogno o
perche' non sono in grado o perche' non hanno un soldo (l'ultimo
esempio e' valido solo nel sistema maggioritario)Gli altri soggetti si
dividono in coloro che l'hanno compreso e non giocano o si astengono
oppure coloro che prima di giocarlo si accertano di avere "almeno un
colpo in canna per giocarlo"Nel caso contrario fanno la fine del "lupo
ammazzato" oppure si ritirano. (Radivo)I tipi Pezzuto, perdono,
nonostante tutto.Io appartengo al gruppo "aspetto Gennaio, il generale
inverno)A proposito vi consiglio di leggere Quinto Cicerone "piccolo
manuale per una campagna elettorale.Coloro che pensano che io mi stia
riferendo al fatto che al Congresso gli antiproibizionisti liberi,
ovvero "con il colpo" hanno perso, si sbagliano. Hanno vinto.Nessuno
infatti e' stato in grado di parlare di droga, di liberarsi di un
ricatto, tutti hanno subito. E Marco su questo e' stato come al solito
onesto.Senza coloro che conosco "i compagni delle galere di sempre"
non si fa un cavolo. Lo ringrazio. Purtroppo ha perso
l'antiproibizionismo in se stesso, hanno perso i nonviolenti che si
rifiutano, ha perso il dialogo.Roma non ha dimostrato che la sua
debolezza sopratutto.Perche' il Congresso non e' stato in se stesso
rappresentativo di cio' che realmente siamo.Personalmente ripeto il
consiglio gia' dato, la prossima volta, al prossimo invito calcolate
bene se e' il caso di andare a Roma a farsi giocare il gioco "Stupido"
e sopratutto a spendere troppo, per far contento qualcuno, o se invece
e' preferibile trovare qualcuno nel proprio territorio nei confronti
di se stesso come di ogni altro uomo da essere perfino in grado di
dire "non obbedisco", non gioco.Questo qualcuno che dovrebbe essere un
vero amico, quello che non si approfitta ne' del tuo portafoglio, ne'
del tuo bisogno, potrebbe essere un qualsiasi cittadino del popolo
Italiano, e per comodita' potrebbe perfino chiamarsi GINO:,