forse è il tono che mi frega, perchè in fondo anch'io mi sento (dal punto di vista della storia del movimento omosessuale) un quasi reperto da museo. E quindi con pezzi di questo genere non si "sfruculeia" (come dice la mia nonna napoletana) nessuno.

L'intenzione era un'altra: cercare di capire se all'interno del movimento dei club c'è qualcuno che ha voglia di iinteressarsi di omosessualità e omosessuali. Ripeto, non solo per rivendicare la nostra storia ma per avviare iniziativ concrete.

Non so se la richiesta del riconoscimento delle unioni di fatto sia la "migliore" delle iniziative in questo settore. Chiedo soltanto che non ci siano ipocrisie. Tanto per fare degli esempi vorrei ricordare la legge sull'aborto, che consente lo stesso solo in caso di gravità e pericolo di vita, con tanto di certificato del medico; oppure bisogna ricordare quel monumento all'ipocrisia che è la legge sui transessuali, che consente le operazioni solo se si tratta di "ricongiunzione di sesso" (erano donne, uno scherzo di natura li ha fatti nascere uomini, li riportiamo allo stato naturale....).

Certo le due leggi sono meglio che niente, ma quanta ipocrisia, quanto nascondimento, quanto scadente compromesso cattolico.

Tutto qui: non sarebbe male se almeno noi alzassimo la voce per dire quello che pensiamo.

NB: ho capito che ce l'hai con il Movimento, ma l'acusa a Pannella, palesemente falsa mi sembra, che c'azzecca?