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Conferenza Movimento club Pannella
Depetro Alessandro - 6 luglio 1995
Si sacrificano alla politica le storie e le esperienze delle persone,
in questo movimento. Ieri è toccato agli omosessuali, oggi ai drogati.

Gli anziani, non si devono vedere. I bambini, è meglio non farli se

ci si dedica alla politica. Le donne, praticamente scomparse, a

fatica sopravvivono di fronte a questo scenario ottenendo il solito

medesimo risultato: essere fatte fuori dalla storia. Ai disabili sono

concessi spazi simili a quelli che si dedicano agli indiani nelle loro

riserve. Risultato: se vi entra un non disabile (ma davvero

esistono?) il preconcetto non necessariamente manifesto è che non

essendo disabile in senso classico non capisce un cazzo, non ha

provato. Enzo Cucco chiede se ci sono persone interessate ad

occuparsi di omosessuali e omosessualità. Bene. Sorge allora un

dubbio: devono essere omosessuali queste persone per fare ciò? O

meglio, è preferibile lavorare con chi ipocritamente ritiene che per

comprendere gli omosessuali bisogna essere omosessuali oppure no? Il

solito problema che già al tempo della battaglia con le prostitute si

era manifestato in quel comitato di cui più nulla si è saputo: nel

comitato possono accedere solo le prostitute. Le altre persone non

contano. E questo è risultato un fallimento. Con le droghe leggere è

accaduto lo stesso. Dopo le spinellate pubbliche dei consumatori di

cannabis, l'idea geniale fu quella di coinvolgere persone non

consumatrici. A questo punto la fiamma divampata fu subito spenta.

Nel movimento accade la stessa cosa. Se uno stuolo di omosessuali,

meglio se storici, prende un'iniziativa allora può darsi che il

movimento se ne occupi giusto per non tradire la propria ideologia,

altrimenti il problema viene accantonato per carenza di omosessuali!

Il referendum sull'aborto non ha, per tutto questo tempo, avuto una

referente politica. E' normale, non ci sono più donne! Non ci sono

più nemmeno Adele Faccio, Emma Bonino (impegnata su altri fronti),

Dora Pezzilli. Gli antiproibizionisti, mai come ora vivono in

clandestinità assoluta, almeno in provincia. Per forza, tutti si

fanno le canne, ma nessuno è disposto a prendere iniziative politiche.

Meglio fumare tranquilli, aspettando che Pannella abbia il giusto

numero di cannaioli che lo riconoscano dalle patrie galere e siano

disposti a farsi utilizzare per qualche iniziativa politica. Gli

obiettori di coscienza oramai non vanno più in galera come una volta

e, quindi, nessuno di loro si prodiga per dare credibilità all'ultimo

referendum sull'obiezione di coscienza. Non interessa, nemmeno alla

LOC. Evidentemente non esistono più obiettori di coscienza veri e

propri e questo lo dico per esperienza personale.

Dall' Inferno di Dante leggo: "Qui con più di mille giaccio: qua

dentro è 'l secondo Federico, e 'l Cardinale; e de li altri mi

taccio".

 
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