in questo movimento. Ieri è toccato agli omosessuali, oggi ai drogati.Gli anziani, non si devono vedere. I bambini, è meglio non farli se
ci si dedica alla politica. Le donne, praticamente scomparse, a
fatica sopravvivono di fronte a questo scenario ottenendo il solito
medesimo risultato: essere fatte fuori dalla storia. Ai disabili sono
concessi spazi simili a quelli che si dedicano agli indiani nelle loro
riserve. Risultato: se vi entra un non disabile (ma davvero
esistono?) il preconcetto non necessariamente manifesto è che non
essendo disabile in senso classico non capisce un cazzo, non ha
provato. Enzo Cucco chiede se ci sono persone interessate ad
occuparsi di omosessuali e omosessualità. Bene. Sorge allora un
dubbio: devono essere omosessuali queste persone per fare ciò? O
meglio, è preferibile lavorare con chi ipocritamente ritiene che per
comprendere gli omosessuali bisogna essere omosessuali oppure no? Il
solito problema che già al tempo della battaglia con le prostitute si
era manifestato in quel comitato di cui più nulla si è saputo: nel
comitato possono accedere solo le prostitute. Le altre persone non
contano. E questo è risultato un fallimento. Con le droghe leggere è
accaduto lo stesso. Dopo le spinellate pubbliche dei consumatori di
cannabis, l'idea geniale fu quella di coinvolgere persone non
consumatrici. A questo punto la fiamma divampata fu subito spenta.
Nel movimento accade la stessa cosa. Se uno stuolo di omosessuali,
meglio se storici, prende un'iniziativa allora può darsi che il
movimento se ne occupi giusto per non tradire la propria ideologia,
altrimenti il problema viene accantonato per carenza di omosessuali!
Il referendum sull'aborto non ha, per tutto questo tempo, avuto una
referente politica. E' normale, non ci sono più donne! Non ci sono
più nemmeno Adele Faccio, Emma Bonino (impegnata su altri fronti),
Dora Pezzilli. Gli antiproibizionisti, mai come ora vivono in
clandestinità assoluta, almeno in provincia. Per forza, tutti si
fanno le canne, ma nessuno è disposto a prendere iniziative politiche.
Meglio fumare tranquilli, aspettando che Pannella abbia il giusto
numero di cannaioli che lo riconoscano dalle patrie galere e siano
disposti a farsi utilizzare per qualche iniziativa politica. Gli
obiettori di coscienza oramai non vanno più in galera come una volta
e, quindi, nessuno di loro si prodiga per dare credibilità all'ultimo
referendum sull'obiezione di coscienza. Non interessa, nemmeno alla
LOC. Evidentemente non esistono più obiettori di coscienza veri e
propri e questo lo dico per esperienza personale.
Dall' Inferno di Dante leggo: "Qui con più di mille giaccio: qua
dentro è 'l secondo Federico, e 'l Cardinale; e de li altri mi
taccio".