Non necessariamente chi si occupava di fame del mondo doveva essere un negretto magro e povero arrivato dall'Alto Volta, ma altrettanto vero è che le piu' grandi iniziative contro la fame nel mondo erano fatte con il coinvolgimento di protagonisti provenienti direttamente dall'africa. Sulle questioni dell'handicap è vero che il principale promotore di iniziative contro le barriere architettoniche a Roma era Bruno Tescari, handicappato ma, ad esempio, Rita Bernardini, che non lo era e non lo è, è stata una delle piu' dannate nell'impegno su questo. Oppure basta ricordare le manifestazioni per i diritti delle donne, la differenza tra le 'nostre' iniziative e quelle delle femministe integraliste erano che da noi c'erano anche gli uomini mentre nelle loro gli uomini erano comunque dei nemici perchè, anche se si battevano per i loro diritti 'avevano pur sempre il pisello'. Noi ci siamo occupati di droga senza necessariamente essere tossicodipendenti, o ex o consumatori di droghe illegali e nel cammin di nostra vita abbiamo trovato genti che per il loro interesse di consumatori hanno ritenuto cosa buona e giusta sostenerci, se non addirittura promuovere determinate iniziative (ad esemio quella del sindacato consumatori cannabis). Sull'omosessualità dovrebbe essere la stessa cosa, in Italia non si può dire che c'è una discriminazione ufficiale nei confronti dei gay, è vero che bisogna fare i conti con una cultura bimillenaria di persecuzioni ma è anche vero che il rapporto tra questa cultura e gli ultimi soli venti anni di lotte antidiscriminatorie hanno portato a dei risultati positivi che, visti in prospettiva storica, appaiono sorprendenti. In Italia il merito di ciò non c'è dubbio che sia del Fuori!, del Partito Radicale e di coloro che con forza, coraggio e determinazione hanno saputo, nei primi anni '70, organizzare iniziative politiche che in quel contesto apparivano come folli, esagerate, ecc. Poi quando divenivano troppo 'conformiste' sono state lasciate alle varie arciqua, arcigay, arcilà... dopo che la
strada era stata spianata e dopo che la 'sinistra' aveva riempito di zozzerie immonde di insulti questi pochi illuminati. Citazione di Mark Twain: 'il radicale inventa le opinioni, quando le ha consumate il conservatore le adotta'. Enzo Cucco è uno di quelli che si è sempre trovato in prima fila in queste iniziative sin dall'inizio e ha saputo coniugare con grande intelligenza il suo impegno con quello politico dando valore alle priorità della politica, in questo caso del Partito Radicale prima e del Movimento dei Club poi, trovandoci 'anche' quelli relativi all'omosessualità. Quindi tutti possono occuparsi di iniziative in difesa dei diritti degli omosessuali siano essi omosessuali o non, tanto quanto tutti, omosessuali e non, possono occuparsi delle priorità politiche che si ritengono tali. Non è la propria condizione di razza, di religione, di sesso, che deve determinare la politica perchè quando cio' avviene ne escono mostri (integralismo religioso islamico, integralismo razziale in sudafrica, integralis
mo delle femministe negli anni 70) la politica si determina in altro modo. Sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso ho firmato una petizione che alcuni militanti del Circolo Mario Mieli stavano promuovendo, trovo il valore della 'parificazione' delle unioni civili fra gay ottima se non diventa una di quelle cretinate che, per stupidità neanche per calcolo, molto spesso la sinistra di oggi si ritrova in mano involontariamente e mi spiego meglio. Se la scelta fra due conviventi gay è quella di rispondere sul piano del diritto a degli obblighi, così come lo è per le coppie eterosessuali, va bene. Non vorrei, dato il successo della stupidità degli ultimi tempi, che diventi un obbligo il dover dichiarare che si è gay per poter avere tale 'parificazione' di diritti, questo nella petizione che ho firmato non c'era ma in uno degli articoli comparsi sui quotidiani c'era come proposito del movimento gay (tant'è che la teoria promossa è che bisogna creare un apposito registro presso il Comune di appartenenza
dove 'registrare' tutti i gay che vogliono tale parificazione). Ecco questo mi sembra un esempio di intervento dove gay e non potrebbero fare qualcosa qualora questo fosse vero.
Ma, credo, ci siano anche altre urgenze, come quella che obbliga un cittadino della Cee che decide di vivere in Italia a fare il permesso di soggiorno. Non ci crederete ma è così. Cioè se io decido di andare a vivere in Inghilterra posso pure godere dei famosi 'benefits' se mi trovo in situazioni di disagio economico, mentre se un cittadino inglese viene a vivere in italia deve fare le seguenti cose: a) comunicare, se sta piu' di tre giorni presso un privato, al commissariato di polizia la sua presenza in italia (accompagnato dalla persona che lo ospita; b) se si ferma per un periodo di tempo relativamente lungo (penso che ci sia un termine ma non conosco quale) deve andare all'ufficio stranieri della questura centrale della città di dove abita e fare la richiesta di permesso di soggiorno (di solito per i cittadini della Cee lo fanno senza molti problemi valido per 5 anni); c) qualora cambi indirizzo deve recarsi presso il commissariato di polizia piu' vicino alla nuova abitazione con il contratto di affitto
dell'appartamento di dove abita lui o la persona che lo ospita insieme a quest'ultima; d) tralascio tutte le pratiche per la cittadinanza che il cittadino inglese vorrebbe magari prendersi. Questo va contro i diritti della persona e sul piano del diritto internazionale credo si vìoli addirittura la reciprocità diplomatica (almeno l'Italia nei confronti dell'Inghilterra).
Come vedete ci sono molte cose da fare. Scusate il pippone lungo 1 chilometro ma oggi avevo l'ispirazione.