legge sull'aborto di Luigi De Marchi.Non ha ragione. La legge 194,proprio per come e' stata concepita nella sua utilizzazione, proprio
perche' non ha consentito agli scienziati di indagare realmente sul
fenomeno aborto, non ha prodotto la diminuzione dell'aborto.Lo ha solo
reso un fatto palese e pubblico invece che privato e clandestino.Gli
aborto sono rimasti pressappoco eguali come numero, sono aumentati
viceversa e di molto la recidivita', )dovute proprio alla mancanza di
strutture efficenti su tutto il territorio.Diciamo che e' migliorata
la "qualita", pur rimanendo inalterata la quantita'.In quanto al
cinque per cento di diminuzione, che e' pochissimo se si pensa allo
sviluppo economico del Paese e all'enorme differenza di informazione
tra la attuale e precedente generazione (comunque),non solo la
situazione e' peggiorata ma possiamo dire che l'aborto in Italia e'
stato usato al posto della contraccezione.Il dato si evince dal fatto
che in Italia non sono aumkentate le nascite, in paragone e' aumentata
di pochissimo la contraccezione responsabile e i fenomeni di
clandestinizzazione dell'aborto, sopratutto per chi la legge non la
puo' applicare e' probabilmente molto forte.Fenomeni come quello
dell'abbandono di nascituri , o soppressione fisica del neonato e' un
dato di riferimento importante per capire che la legge 194 e' e rimane
un fallimento, sia sul piano sanitario che culturale.