se vuole raccogliere le firme, se vorra' vincere un domani labattaglia, che rimane "contro" quella legge,non deve dare voce a
coloro che si ostinano a difendere a tutti costi quell'errore, bensi'
a chi si e' battuto, magari rinunciando a collaborare (me ne sono
andata dall'Aied nell'89 proprio per questa ragione), al gioco che
essenzialmente consiste nel continuare a far "finta" di aiutare
l'Itaslia a non abortire.La legge 194, come gia' vi dicevo sara'
difesa sopratutto da coloro che lavorano ancora nelle strutture che
applicano la legge, e che percepiscono degli enormi vantaggi da questa
situazione. Molto probabilmente, anzi sicuramente, le uniche persone
serie di fronte a questa situazione, sono le persone che hanno
obiettato , non per interesse personale, oppure quelle che hanno a
vuto il coraggio di dire come stavano realmente le cose. Le altre
cercano solo di salvare il loro potere personale le loro baracche a
spese dell'utente e del cittadino, Lo Stato, con i suoi contributi che
hanno consentito il persistere del gioco,ha rivestito la parte
dell'ufficiale collaboratore pagatore.Leggendo Eric Berne scoprirete
che il gioco in questione si chiama "alcolizzato" in bianco
ovviamente. Questo gioco e' stato da me analizzato nel 1989, nella
sede del vecchio partito radicale in una riunione dove veniva
anticipata la futura battaglia contro, badate bene, LA LEGALIZZAZIONE
DELLE DROGHE.Io. diversamente da Taradasch, ero del parere che
bisognasse da subito battersi per la depenalizzazione.Quindi
l'antiproibizionismo non e' altro che una versione del gioco "il
bevitore".Non credo sia molto liberale insistere su di un errore.Per
questo li' dove si costruiscono strutture che non servono ai fini di
una autentica liberazione dell'individuo dall'ingerenza dello Stato in
questioni che riguardano il sesso o lamorale, si spende solo del
danaro e si mantiene il gioco in vigore.La Costituaione Italiana
concede, come dicevo allora, purtroppo inascoltata, a chiunque di
rifiutare una simile persecuzione.Sia ben chiaro che il passaggio da
regolamentazione a depenalizzazione, lascia sul selciato pi' di un
cadavere.Sopratutto non risolve assolutamente il problema delle droghe
leggere.Infatti sull'aborto, comunque andasse gran parte delle donne
erano comunque piu' interessate a rivolgersi alle strutture pubbliche
(rischio di morte, prezzo, condizione sociale), ma rispetto alle
droghe leggere la cosa e' inutile.Nemmeno una feroce eliminazione
delle medesime da parte di chi ha interesse a legalizzare puo'
ottenere lo scopo.(mi pare evidente che la mafia ha, ripeto, ha,
interesse a legalizzare)Gran parte dei fumatori di cannabis della mia
generazione, hanno da tempo compreso come stanno le cose. E preferisce
aspettare.