associazione politica e culturale Roma, 24 luglio 1995
SI' ALLO STATUTO PER LE MINORANZE, NO ALL'INGESSATURA DELLA COSTITUZIONE.
E' IL POLO A VOLERE SIA LE RIFORME SIA LE GARANZIE PER LE MINORANZE. L'ULIVO PROPONE SOLO IL MANTENIMENTO DELLO STATUS QUO.
DOMANI CONFERENZA STAMPA DELLA CONVENZIONE PER LA RIFORMA LIBERALE.
Dichiarazione di Peppino Calderisi e Marco Taradash.
"Possibilità di accesso diretto alla Corte Costituzionale da parte di un quarto dei deputati o senatori, istituzione di commissioni di inchiesta con lo stesso numero di parlamentari, limitazioni efficaci alla abuso della decretazione d'urgenza: questo è il tipo di garanzie che deve essere assicurato da subito all'opposizione attraverso un apposito statuto dei diritti dei parlamentari.
Per quanto riguarda le grandi riforme della Costituzione, chi vuole il sistema presidenziale vuole anche efficaci contrappesi (parlamento con forti poteri, federalismo, potenziamento del ruolo della Corte Costituzionale). Il sistema presidenziale vuole infatti realizzare la democrazia competitiva che è l'opposto non solo del consociativismo ma anche del plebiscitarismo.
Mentre l'Ulivo si dimostra capace solo di proporre il mantenimento dello status quo, il Polo propone non solo le grandi riforme, ma anche tutte le più importanti garanzie per le minoranze.
Per quanto riguarda l'articolo 138, occorre innanzitutto sottolineare che esso prevede la doppia lettura e la possibilità di ricorrere al referendum, garanzie inesistenti in altri paesi. Se si vuole rafforzare queste garanzie occorre rendere comunque possibile il referendum, qualunque sia la maggioranza che approvi le modifiche costituzionali.
Va invece detto un chiaro e forte NO all'ingessatura della Costituzione con l'innalzamento del quorum previsto dall'articolo 138 perché questo vorrebbe dire condannare il Paese all'immobilismo e all'ingovernabilità.
Ed è bene che tutti sappiano che ricorreremo anche al referendum per impedire l'ingessatura della Costituzione.
D'Alema lo faccia capire bene ai cespugli del centrosinistra perché su questo referendum rischiano una sconfitta ben più sonora di quella dell'11 giugno.
Domani, in una apposita conferenza stampa, la Convenzione per la Riforma liberale illusterrà le proprie proposte in vista del dibattito parlamentare sui temi istituzionali."