Credo che se un gruppo di associazioni di vario genere che fino ad ieri è stato equidistanzialista e neutralista compie nel suo complesso alcuni passi avanti verso posizioni e proposte politiche che riteniamo più adeguate sia giusto sottolineare che su questo - e limitatamente a questo - siamo d'accordo. Se domani il PDS, i comunisti unitari, Chiara Ingrao o non so chi altro mi proponessero di aderire ad una manifestazione per i diritti umani e per la democrazia a Cuba, contro il regime castrista, o per la vita e la libertà del Tibet, prenderei atto con piacere della novità ed in linea di massima aderirei; salvo poi assumere anche iniziative che vadano al di là della ipotetica piattaforma comune.Se poi è stata proprio la nostra disponibilità all'adesione a far spostare non di poco, e pur con dubbi e remore, molte organizzazioni verso il nostro approccio, mi pare che si sia fatto un buon lavoro.
Ciò non vuol dire che noi si sia schiacciati sul documento comune; ne individuiamo i limiti, e proponiamo appunto diverse cose che li superino.