bensi', dal punto di vista dei "radicali nel mondo", e considerandoPannella, uno dei tanti leader possibili destinati o meno ad ereditare
il patrimonio collettivo che si estende a tutta l'area dei partiti
Italiani, vi sono buoni motivi per dire che Pannella
contraddittoriamente e' stato sia uno dei suoi migliori
rapptresentanti sia uno dei peggiori padri.La misura del successo dei
radicali, in questi termini, non si puo' misurare in termini
elettorali, poiche' se cosi' fosse, bisogna ricordare che Pannella ha
sempre impedito, (mi astengo per ora da giudizi di valore o
intellettuali), la crescita dei radicali nelle istituzioni,valutando
come un pericolo (per l'identita' del partito) la nascita di possibili
leader alternativi , che secondo lui avrebbero snaturato l'identita'
delll'allora partito radicale riducendolo, come diceva, ad un partito
di assessori.Dal 79 circa pi, la nascita dei verdi, che corrisponde
alla diaspora di coloro che si contrapponevano a Pannella, come capo
carismatico indiscusso ed accentratore dell'identita' di tutti coloro
che pur volendo essere , ed essendo, come hanno dimostrato in questi
anni, degli ottimi radicali, mal sopportavano l'idea che per rimanere
tali dovessero rinunciare alla crescita istituzionale.I pochi che si
opposero si definirono e collocarono nelle scelte istituzionali non
alternativi ai radicali, ma diciamo consanguinei.Per anni come succede
fra fratelli volarono i coltelli;I verdi assunsero nel tempo , come
fatalmente avviene identita' "anche " radicali,e quei pochi storici
che riuscirono, come me a mantenersi alieni da compromessi rispetto ad
altre coalizioni, vinsero ampiamente la loro battaglia nelle
istituzioni, (io venni eletta consigliera comunale solo perche'
Giuseppe Rippa si batte ferocemente contro Pannella che non ne voleva
sapere), ma vennero considerati da lui come dei "traditori".Questo
determino una diaspora insanabile tra radicali e verdi che per anni
considerarono chiunque difendeva il leader maximo, come un pericolo
dal quale tutelarsi.La storia ha dato torto sia a Pannella che ai
verdi.La lega li ha trombati entrambi. Ben gli sta'.I figli crescono,.
le mamme imbiancano eccetera.Personalmente avendo sempre difeso sia
gli uni che gli altri, considero Marco Pannella un radicale fra i
tanti.Certo, che onestamente, adesso preferirei vedermi rappresentata
in Italia da "altri"Dai giovani, dai pulcini. Si', perche' i vecchi
son piu' noiosi dei bambini!