Se metodo e merito hanno sempre costituito le due facce della nostra medaglia politica, e se Pannella ha giustamente criticato Berlusconi, perché si è fatto superficiale portavoce di una forza politica che da molto tempo non prende più in considerazione, come può essere mai possibile un nostro avvicinamento a D'Alema &co., in virtù del merito del suo intervento? Niente di più lontano da quanto siamo venuti chiedendo al Polo nell'ultimo anno e mezzo! Se per una volta, a proposito di politica estera, il segretario del PDS è stato "OTTIMO", parola di Pannella, mi pare che in quanto a riforme costituzionali e istituzionali, all'istituto referendario e al C.d.A. della RAI, egli sia dove è sempre stato, dove cioè comunisti, progressisti, cespugli, indipendenti ed intellettuali di sinistra ci vorrebbero tenere per altri 50 anni.Siamo perfettamente d'accordo che il nostro metodo, come del resto il nostro vocabolario siano molto diversi da quelli del Berlusca, ma il ragazzo ha dimostrato che quando vuole impara presto, ci vorrà forse un po' più di pazienza -- certamente di più di quanta ce ne abbia già portata via -- ma penso che a oggi resti l'unico politico col quale fare un pezzo di strada insieme. Propongo una raccolta di firme perché Berlusconi inviti a cena Pannella, anzi il contrario, e perché possano finalmente parlare in tanquillità approfonditamente, ora che Silvio ha vinto i referendum e messo al sucuro il colpo dell'anno con la Fininvest. Un saluto