Ma non e' detto da nessuna parte che un referendum validamente promosso (i.e. costituzionalmente valido, per quanto rifacendosi alla Costituzione e quindi ai limiti dell'art.75, che, a partire dal 1978, la Corte Costituzionale ha dichiarato "non tassativi" - ma questa e' un'altra storia) debba poi svolgersi "per forza". Anzi, oggi proprio alla luce delle sentenze della Cupola, i referendum servono per iscrivere sull'agenda parlamentare temi da discutere e leggi da riformare; se il Parlamento le riforma nel senso proposto dal referendum, bene; se no, il referendum puo' tenersi sulla legge "riformata" (Cfr. Corte di Cassazione).