Il comitato promotore dei referendum ha ricevuto oggi la seguente lettera.

Gentili membri del Comitato,

Innanzitutto, un plauso per la vostra iniziativa che riscuote tutte le mie simpatie (ho risposto via fax ieri ai quesiti pubblicati sulla stampa). Intendo anche contribuire finanziariamente (chiamero' oggi stesso lo 06-6826).

Sono le ore 11,20 ed ho appena ascoltato su Radio Radicale la registrazione dell'intervento lucido, incredibilmente calmo e sereno ma ciònondimeno agghiacciante del cittadino E.T., ossia Enzo Tortora ad un convegno sulla giustizia che si tenne a Bari nel Novembre 1987. Vivendo all'estero da oltre 25 anni, ho seguito un po' da lontano il calvario di quest'uomo eccezionale, che ora riscopro nei suoi accenti più toccanti ed autentici, e nella sua lotta contro un certo tipo di giustizia e un certo tipo di stampa.

Non ho avuto la presenza di spiritop di registrare a mia volta questa testimonianza autentica, sofferta, vissuta in prima persona e annunciatrice dei tempi che seguirono e che tuttora imperversano. Essa merita di essere riascoltata e soprattutto divulgata: chi meglio del cittadino E.T. potrebbe portare, a otto anni di distanza, un contributo convincente alla campagna referendaria da voi intrapresa per riformare la magistratura ?

Mi permetto, perciò, di fare un suggerimento: che l'intervento di cui sopra di Enzo Tortora, preceduto da una presentazione succinta del "Caso

Tortora" venga riprodotto su centinaia di migliaia di cassette e distribuito gratuitamente tramite i quotidiani e i settimanali (Il Giornale, Panorama, qualche settimanale per i giovani, ecc.) che si presteranno a tale operazione.

Fate in modo che il messaggio postumo, il testamento spirituale di Enzo Tortora riecheggi nelle case degli italiani, affinche

la sua odissea non sia stata vissuta invano. Fate in modo che ogni italiano prenda coscienza di quali e quanti pericoli incombono su di lui e sulla sua famiglia se non si ridimensiona il potere della magistratura e se non si richiama energicamente il Quarto Potere ai propri doveri di esattezza, accuratezza dell'informazione, al rispetto della dignità della persona.

Vi prego di gradire i miei migliori saluti e incoraggiamenti per il vostro lavoro.

Dr. Franco Millich