Qualche precisazione, in ogni caso, dovrebbe essere fatta per le tue considerazioni.

Le mie critiche si riferiscono all'attuale politica del PR transnazionale.

Ho sempre giudicato positivamente l'esperienza di Pannella come consigliere a Trieste e la ferma opposizione dei radicali al Trattato di Osimo.

Nello stesso tempo non posso formulare un giudizio positivo nei confronti della politica radicale di avvicinamento della Yugoslavia alla CEE.

Si trattava di un paese che aveva istituzioni politiche disomogenee ed un organizzazione economica non assimilabile alla CEE degli anni 80.

Prima del 1986 la stessa Comunità, dopo l'adesione della Spagna e del Portogallo, nonchè della Gracia era impegnata in un opera di allargamento ed approfondimento di cui abbiamo potuto vedere i frutti all'inizio degli anni ottanta.

Cosa significava allora chiedere l'edesione di quella che si chiamava Yugoslavia ad una Comunità economica? Non lo posso sapere certo io che sono un povero giornalista di Radio radiccale incapace di impegnarsi in politica.

Di una cosa, peṛ mi posso vantare: Non sono un fanatico, mi definisco un laico e sono abituato a vedere le cose con un certo realismo.

Vorrei che questo atteggiamento ci fosse anche da parte tua. Sotto questo punto di vista dovresti imparare qualcosa da Marco Cappato che alemno cerca di argomentare le sue convinzioni in modo costruttivo.

Ciao, con amicizia, Lanfranco.