Scritto il 9-Ago-95 alle 19:37:55 da L.Palazzolo:
LP> R. Dentamaro. Grazie per tutte le belle cose che mi hai detto.
LP> Pensavo di esprimere un opinione diversa dalla tua, ma vedo che
LP> sono stato definito come un piccolo ignavo incapace di fare ogni
LP> cosa.
Se "la comunicazione è l'effetto che produce", sicuramente il mio scritto
è andato al di là dell'intenzione. Definito come un piccolo ignavo ecc?
Io non l'ho detto; sicuramente ad aprir bocca e dargli fiato sei
capacissimo (tanto il collegamento lo paga Radio radicale...).
LP> Le mie critiche si riferiscono
LP> all'attuale politica del PR transnazionale. Ho sempre giudicato
LP> positivamente l'esperienza di Pannella come consigliere a Trieste
LP> e la ferma opposizione dei radicali al Trattato di Osimo.
Oh, grazie. Ci fa piacere che approvi.
LP> Nello stesso tempo non posso formulare un giudizio positivo nei
LP> confronti della politica radicale di avvicinamento della
LP> Yugoslavia alla CEE. Si trattava di un paese che aveva istituzioni
LP> politiche disomogenee ed un organizzazione economica non
LP> assimilabile alla CEE degli anni 80. Prima del 1986 la stessa
LP> Comunità, dopo l'adesione della Spagna e del Portogallo, nonchè
LP> della Gracia era impegnata in un opera di allargamento ed
LP> approfondimento di cui abbiamo potuto vedere i frutti all'inizio
LP> degli anni ottanta.
"Prima del 1986 (...) i frutti all'inizio degli anni ottanta". Probabilmente
intendevi dire "anni novanta"? Va be', fa lo stesso, tanto chi c.... se ne
frega. L'importante, come già detto sopra, è aprir bocca e...
LP> Cosa significava allora chiedere l'edesione di
LP> quella che si chiamava Yugoslavia ad una Comunità economica?
Significava esprimere una politica di cambiamento, di promozione dell'evo-
luzione in senso democratico, europeo e comunitario della Yugoslavia titina,
una politica che (forse) avrebbe potuto evitare le stragi di questi giorni:
offrendo sbocchi alternativi, politici ed economici, all'inevitabile crisi.
Una politica coraggiosa che nessuno ha voluto intraprendere (in nome del
santo "non allineamento", dell'"indipendenza" dai blocchi e così via).
LP> Non lo posso sapere certo io che sono un povero giornalista di Radio
LP> radiccale incapace di impegnarsi in politica.
Povero in che senso? E incapace poi? Non eri candidato del glorioso Partito
repubblicano in recenti elezioni? Capace, capacissimo... capace di tutto!
LP> Di una cosa però mi posso vantare: Non sono un fanatico, mi definisco
LP> un laico e sono abituato a vedere le cose con un certo realismo.
Vantati pure! Sei un candidato perfetto per il sottosegretariato agli Esteri,
con incarico al "Gruppo di contatto".
LP> atteggiamento ci fosse anche da parte tua. Sotto questo punto di
LP> vista dovresti imparare qualcosa da Marco Cappato che alemno
LP> cerca di argomentare le sue convinzioni in modo costruttivo.
Da Cappato ho certo molto da imparare, non a caso è uno dei segretari
nazionali del Movimento. In particolare, voglio qui ringraziarlo per aver
fatto notare che, a proposito di Monaco 1938, la nostra critica (negativa)
è alle posizioni dei "democratici" (Chamberlain e Daladier), la tua
(positiva) è alla posizione di Mussolini.
LP> Ciao, con amicizia, Lanfranco.
Ciao ipocrita.