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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 16 agosto 1995
PANNELLA: LA SINISTRA SI E' VERGOGNATA
PRIME ADESIONI, DAI LAICI AMBIENTALISTI, ALLA NUOVA CAMPAGNA DEI RIFORMATORI

LA STAMPA, MARTEDI 15 AGOSTO 1995

DI GUIDO TIBERGA

SVOLTA SUI 18 REFERENDUM: RIGUARDONO LA SANITA', LA GIUSTIZIA, GLI AFFITTI. EPPURE ANCORA TROPPI ITALIANI NON SANNO NEPPURE CHE ESISTONO.

" Da sinistra, dai laici, dagli ambientalisti arrivano adesioni ai diciotto referendum dei Riformatori. Franco De Benedetti, Ferdinando Adornato, Piero Ostellino, Fulco Pratesi, persino Claudio Sabelli Fioretti, il direttore di " Cuore" che ha promosso i 18 referendum-burla. "Il Paese si è fatto uno sghignazzo - dice il leader referendario - ma adesso, con un po' di informazione, comincia a vergognarsi. Se ne vergognerà, spero, anche il Tg5, che ai referendum di "Cuore" ha dedicato quasi tre minuti e ai nostri neanche un secondo in 4 mesi. Sembra una costante di questo Paese: una volta si rideva di chi digiunava, e intanto si dava il voto a chi s'ingozzava a quattro palmenti.

D: Onorevole Pannella, non crede che andare al voto su questioni che riguardano l'ENEL o il numero delle maestre nelle scuole sia un modo come un altro per <> i referendum ?

R: Ma chi lo ha detto che in democrazia i referendum si debbano fare solo per le cosiddette grandi questioni ideali ? E' un'idea che possono aver soltanto i neofiti ignoranti di quel che credono ora di propugnare come Michele Serra.In Svizzera, negli ultimi vent' anni, hanno votato per 174 referendum. In California, dal 1985 a oggi, ne hanno fatti 58. Non è vero che in Italia si fanno troppi referendum: è vero piuttosto che la Corte Costituzionale ha una giurisprudenza anticostituzionale. E ha ridotto la pratica referendaria a una corsa che cancella gran parte della nostre proposte.

D: In giro si sente dire: "Li abbiamo eletti, che lavorino". Non sarebbe opportuno che su certi argomenti si pronunciassero i parlamentari?

R: Chi dice cosi, poi non fa nulla. Noi invece aiutiamo governo e Parlamento a prendere delle decisioni. Succede cosi: noi raccogliamo le firme, e da quel momento ministri e Camere si mettono all'opera.

D: Ma non sono questioni- diciamo - troppo tecniche ?

R: Non è che scegliamo gli argomenti cosi, tanto per far numero. Prendiamo l'aborto, che il nostro referendum vorrebbe rendere possibile anche nelle cliniche private, sottraendolo al monopolio di Stato. Mai il Parlamento avrebbe affrontato un argomento del genere. Il problema è la disinformazione assoluta che la stampa produce sui referendum. Abbiamo comperato una pagina di pubblicità, e firma persino Sabelli Fioretti.

D: Lei dice che i giornali boicottano i referendum. Non sarà invece che non interessano?

R: I referendum riguardano la legge elettorale all'americana, la sanità, la scuola, la giustizia, le libertà economiche, la disciplina degli affitti. Come può dire che non interessano i cittadini? Il problema è che la gente non sa neppure che esistono. Un esempio? Vogliamo togliere ai cacciatori il privilegio di passeggiare sui campi coltivati dai contadini. E dove sono gli agricoltori, le loro federazioni? Queste sono le uniche vere battaglie liberali che si fanno in questo Paese. Eppure tutto tace. Dove sono i maestri del pensiero, gli uomini come Bobbio? A loro rivolgo un appello. Perché stavolta è più che necessario serietà di dibattito e conoscenza.

D: Onorevole Pannella, 18 referendum significano 18 schede, 18 colori diversi. Non crede che gli elettori in cabina siano disorientati?

R: Sì, ma dalle elezioni, non dai referendum. E da quando la Corte di Cassazione inserisce sulla scheda il titolo, oltre al quesito tecnico, le cose sono molto più semplici. E poi bisogna capire che votare non è un obbligo. La democrazia vera è quella in cui i cittadini votano quando trovano qualche argomento che li interessi. Non sempre.

D: Non pensa che la gente sia stanca della politica?

R: No. E' stanca dei partiti, non della politica. Radio Radicale dedica un filo diretto ai referendum. In un orario impossibile: da mezzanotte e venti alle 2. L'altra sera c'erano 38 persone in fila. Volevano parlare, dire la loro. E questo nel totale silenzio dei Tg, della Rai e della Finninvest. Ricorda gli ultimi referendum? I giornali non facevano che pubblicare interviste alle più grande cariche dello Stato che prenunciavano il disastro dei referendum, dicevano che a votare non ci sarebbe andato nessuno. E invece ci sono andati tanti quanti al referendum di Segni e alle amministrative del 10 maggio scorso.

D: I referendum costano un sacco di soldi. Almeno questo lo ammetterà. O no ?

R: Il discorso sui costi lo sento fare anche quando ci sono elezioni. E allora non vorrei che si arrivasse ad invidiare i regimi in cui si risparmia sul voto. Comunque è vero: i referendum - come le elezioni - costano. Ma c'è un modo per uscirne: il voto elettronico. E' dal 1981 che facciamo interrogazioni parlamentari per sollecitarlo. Scotti, quando era ministro dell'Interni, mi disse che era tutto pronto. Non ne abbiamo mai saputo più niente.

IL TRANELLO DI CUORE

<< CARO MARCO, TI ILLUDI>> SABELLI FIORETTI: MICA LI VOTIAMO

" Ebbene sì, Claudio Sabelli Fioretti e la banda di "Cuore" firmeranno in blocco i 18 referendum proposti da Marco Pannella. Ma come, obietterà qualcuno, proprio loro, i promotori degli altrettanti referendum-beffa per protesta contro i furori del leader dei riformatori abbandonano il campo e vanno a Canossa? Possibile che la ciurma del settimanale corsaro di resistenza umana ceda le armi? << Niente paura - frena il direttore, Claudio Sabelli Fioretti - ho detto che firmeremo i referendum di Pannella, non che li voteremo. Nessun pentimento: manteniamo le nostre posizioni. Vale a dire che firmeremo i 18 quesiti referendari proposti dai riformatori e contemporaneamente raccoglieremo le firme per quelli lanciati da "Cuore". A noi interessa creare un caso, e 36 quesiti sono più che sufficienti per inchiodare la macchina referendaria e suscitare una reazione adeguata al problema>>.

Insomma, premete a tavoletta l'acceleratore dei referendum per mostrare la necessità di una riforma del sistema. << Appunto - conferma Sabelli Fioretti -Anzi, dai primi di ottobre posizioneremo i nostri banchetti per la raccolta firme accanto a quelli dei radicali. Vedremo se saranno cosi sportivi da concederci le loro firme. Anche perché alcuni dei referendum proposti da Pannella non sono meno demenziali dei nostri>>.

Ma siete sicuri che la gente non penserà a una marcia indietro? << Penso proprio di no, visto che i cittadini hanno colto al volo il significato provocatorio dei 18 referendum promossi da "Cuore". Anche questa nuova mossa verrà recepita>>.

Come pensate che Pannella interpreterà questa nuova iniziativa, lui che vi ha apostrofati come <>. >>Non lo so. Ormai Pannella non lo capiamo più, parliamo due lingue diverse e non sappiamo cosa vuole - incalza il direttore - Probabilmente si batte sui referendum perché c'è, esiste e quindi deve trovarsi qualcosa da fare >>.

Alla base di tutto, l'eccesso dei referendum, la frequenza con cui si ricorre allo strumento referendario per approvare <> di riforme...<>.

Alzare il <> delle firme potrebbe essere una soluzione? <>.

Appuntamento ad ottobre, allora . <>

 
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