roma 16 agosto 1995
"La posizione del Movimento dei Club-Riformatori è chiara, anche in relazione ad alcune interpretazioni oggi date: "No, in ogni caso, a governicchi pseudo-apolitici e tecnici: no, in ogni caso, ad elezioni durante il semestre della Presidenza italiana del Consiglio dell'U.E.; in alternativa, dunque, elezioni subito o un vero Governo con programma liberale,liberista, federalista, riformatore che unisca le componenti in questo senso omogenee dei due schieramenti.
Berlusconi sembra continuare sempre più preferire la creazione di una "poderosa" macchina da guerra alla politica e alla ricerca democratica del consenso dei cittadini. Noi ci auguriamo che muti opinione e scelta. Ma il tempo delle illusioni anche per chi ha voluto illudersi è finito. Il solo modo per trovare accordi e alleanze per la Riforma Liberale della società e delle istituzioni è quello di rafforzare l'organizzazione delle opinioni liberali e, a partire dalla forza così acquisita o accresciuta, trattare alleanze e progetti. Sarebbe anche l'ora di comprendere che senza il successo dell'appuntamento referendario liberale, liberista e libertario, senza rovesciare la tendenza attuale negativa di raccolta delle firme, non vi sarà in Italia forza di crescita liberale.
Le macchine da guerra possono essere sconfitte; tutte!"