BERLINGUER: SHOW OFFENSIVO"LA LEGGE VA CERTAMENTE RIVISTA MA QUEL GESTO UMILIA LA POVERA GENTE".
IL PRESIDENTE DEI DEPUTATI PROGRESSISTI: ARRESTO COMUNQUE INGIUSTO
Intervista a Luigi Berlinguer
di Paola Di Caro
Roma- No agli arresti per i "poveri ragazzi fermati con una piccola quantità di droga", ma no anche agli show, a "casi montati ad arte per far parlare di se". Luigi Berlinguer, presidente dei deputati progressisti, ce l'ha con Marco Pannella, finito agli arresti domiciliari per aver tentato di distribuire hashish come atto provocatorio contro la legge che punisce l'uso di stupefacenti:"Col suo gesto - dice - ha offeso migliaia di povera gente che continua a passare guai per un sistema sbagliato".
Onorevole Berlinguer, lei è contrario all'arresto in casi come quello che ha visto coinvolto il leader dei riformatoti?
"Certamente, l'arresto è ingiusto, perchè non si può continuare a pretendere di ridolvere il problema di tale drammaticità con il carcere. Anzi, se le galere sono superaffollate è anche per colpa di una legge ingiusta, che fu voluta da Craxi e contro la quale noi ci battemmo alla morte. Una legge punitiva e sbagliata che non risolve niente".
Se è contrario all'arresto per la cessione di sostanze stupefacenti anche se per modica quantità, sarà d'accordo con l'iniziativa di sensibilizzazione portata avanti da Pannella.
"Niente affatto. Non mi piace questa "moda" di montare casi mettendo a fuoco la situazione particolare di alcuni personaggi noti coinvolti in vicende giudiziarie e trascurando le tante personi comuni che soffrono per vicende analoghe".
Ma non pensa che Pannella si sia messo nei guai proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica su un problema che coinvolge tanti comuni cittadini di cui non si parla?
"Non credo proprio. Penso che Pannella si sia dato tanto da fare solo per pubblicizzare i suoi referendum. E questi referendum, poi... Basta con l'abuso di uno strumento tanto democratico e importante. ma la migliore risposta a Pannella su questo tema dei referendum l'ha data Cuore, proponendo quei quesiti assurdi".
Torniamo alla legge sugli stupefacenti. Come può essere cambiata?
"E' un discorso da affrontare seriamente, ma certo va abolito l'uso del carcere contro i piccoli consumatori. Il problema sono i grandi spacciatori, no i disgraziati, le vittime".
Lei è favorevole alla liberalizzazione delle drogheleggere? Il suo compagno di partito, Walter Veltroni, ha detto che l'Ulivo, dovrebbe battersi per la legalizzazione.
"Ritengo ragionevoli le parole di Veltroni e d'altra parte sono molte le voci autorevoli che mettono in luce gli aspetti positivi di una eventuale legalizzazione. Però questo tema va prima discusso all'interno dell'Ulivo".
Vuol dire che l'uscita di Veltroni è stata intempestiva?
"No, però è meglio che su un argomento così delicato ci si confronti all'interno del centro-sinistra e si prenda una posizione comune. Anche perchè, se si vuole davvero varare una nuova legge, bisogna avere solida maggioranza".
La riscrittura della legge sulla sulla droga è considerata una priorità per voi del centro-sinistra?
"Dipende dal tempo di durata della legislatura. Se sarà breve, l'unica vera priorità sarà la Finanziaria, se sarà più lunga invece è un tema da affrontare. Lo ripeto, ciò che è odioso è la carcerazione per i poveri cristi, che purtroppo è prevista in Italia in molte ipotesi di reato anche quando non sarebbe certamente necessario".
Ma le leggi le vota il Parlamento, dunque le votate voi.
"E infatti che ha sbagliato è il Parlamento, in molti casi. Nel caso di questa legge noi non abbiamo niente da rimproverarci, perchè siamo stati coerenti: contrari allora, contrari oggi. Sul resto, il cammino da fare è ancora tanto. Ed è inutile prendersela con i magistrati che non fanno altro che applicare le leggi esistenti. Il carcere facile non è degno di una paese civile".