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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 31 agosto 1995
DROGA: DIBATTITO - PRO E CONTRO
Due interviste de "La Stampa" a Casini (Ccd) e Manconi (Progressisti) sull'azione di disobbedienza civile di Marco Pannella e i Riformatori riguardo le leggi sulle droghe leggere.

"MARCO E' FUORI DAL POLO"

Casini: Silvio scelga lui o noi

La Stampa, 28 agosto 1995

di Maria Teresa Meli

"Basta, io su questo pongo una questione politica all'interno del Polo". No sta parlando delle elezioni anticipate Pierferdinando Casini. Il leader del Ccd ha aperto un altro fronte nel centro destra. E a suscitare le sue inquietudini questa volta non sono le urne, bensì la manifestazione "antiproibizionista" organizzata a Roma dal leader radicale Marco Pannella. "Nei prossimi giorni - spiega Casini, scandendo bene le parole - chiederò agli amici del Polo di assumere una posizione chiara e ferma su questa storia, perché l'iniziativa di Marco fa nascere un serio problema all'interno della coalizione, un problema che non sarà possibile superare nell'equivoco".

D. Insomma, Casini lei vorrebbe un pronunciamento ufficiale del centro destra?

"La questione è semplice: Silvio Berlusconi deve dire se è d'accordo con me o con Pannella. Le nostre posizioni sono diametralmente opposte, quindi questa volta non ce la si può cavare dando ragione ad entrambi".

D. E se Berlusconi dà ragione a Pannella lei che fa, rompe con il cavaliere? Non le sembra esagerato?

"La politica non si fa con i se. E tra l'altro io so che sia Berlusconi che Fini la pensano come me, conosco qual'è la loro sensibilità su questi argomenti. Eppoi la grandissima parte della gente che ha votato per Silvio è contraria all'antiproibizionismo e a manifestazioni di questo genere. E comunque io non intendo essere indulgente nei confronti di questa iniziativa di Pannella".

D. In soldoni lei chiede la scomunica del leader radicale da parte del Polo...

"Io non sono sanfedista e non chiedo scomuniche, però esigo chiarezza su questo punto: i nostri elettori vogliono sapere se Berlusconi la pensa come il Ccd o come Pannella".

D. Un altro radicale, Marco Taradash, la accusa di essere un illiberale, per queste sue prese di posizione.

"Io sono coerente. E Taradash non è forse quello che si scaglia sempre contro di noi dicendo che facciamo la vecchia politica dei compromessi? Ebbene io di compromessi su questa storia non sono disposto a farne. Rispetto Pannella ma sono assolutamente in disaccordo con lui su questo punto".

D. Va bene, lei è in disaccordo con il leader radicale, ma che cosa pensa della decisione del giudice che gli ha dato gli arresti domiciliari per una manifestazione politica?

" Certo Pannella ha fatto un gesto politico, volutamente provocatorio, ma chi deve applicare la legge non può fare sconti a nessuno. Eppoi diciamo la verità: Marco si farà tre giorni e dopo tornerà libero (e invece si è fatto tre ore, n.d.r.). In fondo era quello che voleva lui, essere arrestato: in questo modo si è fatto pubblicità".

D. A quanto pare nemmeno lei è disposto a fare sconti a Marco Pannella. E nemmeno a Silvio Berlusconi, visto che lo vuole per forza coinvolgere in questa storia, chiedendo che dica la sua su quanto è successo- Eppure in questi tempi avrà anche altri problemi, il cavaliere.

"Guardi che questa è una storia seria. Il centrodestra deve avere un programma comune che riguarda principi e cose concrete. E questo è proprio il nostro caso. Comunque c'è anche un secondo problema. E cioè che purtroppo ultimamente l'immagine del Polo la fanno soprattutto gli esponenti politici di provenienza radicale. E questa è un'altra questione politica che voglio porre".

 
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