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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 31 agosto 1995
DROGA: DIBATTITO - PRO E CONTRO
Due interviste de "La Repubblica" a Meluzzi (Forza Italia) e Maiolo sull'azione di disobbedienza civile di Marco Pannella e i Riformatori riguardo le leggi sulle droghe leggere.

IL POLO DEL NO: ALESSANDRO MELUZZI

"Con l'erba dal tabaccaio si finisce nell'eroina..."

La Repubblica, 28 agosto 1995

Roma - "Pannella è simpatico, sono persino iscritto al Partito radicale. Ma la sua iniziativa è una buffonata: sono fermamente contrario". Alessandro Meluzzi, deputato forzista e psichiatra, non fa parte della componente di destra del Polo delle libertà. Eletto nel collegio torinese di Mirafiori Sud nella lista di Forza Italia, è stato anche iscritto al Partito comunista. E' un laico, ma il suo no agli antiproibizionisti è particolarmente duro: fondato su ragioni tecniche oltre che etiche.

D. Perché una buffonata?

"Per quattro ragioni. Intanto ci sono psicofarmaci molto meno pesanti delle droghe leggere sottoposti a una fortissima vigilanza sanitaria: se il farmacista li vende senza ricetta rischia la galera. Figuriamoci cosa accadrebbe se si vendessero psicofarmaci di questa potenza in tabaccheria. Poi c'è una ragione che è legata alla stessa mentalità dei giovani: sono portati a trasgredire e se si legalizza l'uso dell'hashish e della marijuana, questo bisogno di trasgressione si sposterà ad altro...".

D. Cioè?

"Temo che chi trova l'hashish dal tabaccaio, posa avere più forte la tentazione di cercare l'eroina".

D. Le altre due ragioni?

"La terza è che non è affatto vero che chi fuma uno spinello oggi finisce in galera. Questo non succede e chi lo afferma fa demagogia. Inoltre, ed è il quarto motivo, non trovo che quello lanciato da Pannella sia un buon messaggio verso i giovani. Penso anzi che si tratti di un comportamento da cattivi maestri".

D. Pier Ferdinando Casini ha proposto un vertice sul problema. Sembra che cominci a porsi un problema di compatibilità per gli antiproibizionisti...

"Mi verrebbe da rispondere, citando Berlusconi, "occupiamoci di cose serie". Ma effettivamente un vertice del Polo ci vorrebbe. Non su Pannella, però, ma sulle politiche verso il mondo giovanile. Mi pare che su questi temi all'interno del Polo ci voglia chiarezza per continuare a stare assieme laici, cattolici, riformatori: la questione delle droghe leggere non è che la punta di un iceberg che comprende una serie i problemi tra i quali c'è anche l'aborto. Per affrontarli non possiamo affidarci agli psicodrammi".

 
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