Intervista de "La Repubblica" a Franco Corleone, dopo l'azione di disobbedienza civile di Marco Pannella e i Riformatori riguardo le leggi sulle droghe leggere."ORA L'EUROPA DA' BATTAGLIA AI TRAFFICANTI"
Il verde franco Corleone spiega la nuova legge
La Repubblica, 28 agosto 1995
Roma - Negli anni Settanta l'idea di fumarsi tranquillamente uno spinello a piazza Venezia era impensabile. Poi è arrivata la depenalizzazione dell'uso dei derivati della canapa. Adesso si discute la proposta di legalizzare pienamente la hashish e marijuana.
E d'improvviso sul fronte del sì sono apparsi personaggi insospettabili come l'ex ministro degli Interni paolo Emilio Taviani, il decano della neuropsichiatra infantile Giovanni Bollea, il filosofo Giulio Giorello, l'economista Michele Salvati. Come si spiega questa improvvisa crescita di consensi?
"Beh, non è così improvvisa", risponde franco Corleone, il deputato verde che ha preparato il testo della legge. "Sono anni che si discutono questi problemi e alla fine è maturato un cambiamento delle coscienze. Del resto il processo non ha riguardato solo l'Italia. Un'analoga proposta di liberalizzazione è in discussione al Parlamento europeo e paesi come l'Olanda e la Germania sono già entrati in fase di sperimentazione".
D. Cosa succederebbe se passasse la proposta di liberalizzazione?
"Si uscirebbe dalla fase attuale che è una fase di ambiguità. Da una parte il consumo dei derivati della canapa è lecito. Dall'altra la definizione di modica quantità, cioè di quantità legata all'uso personale, è lasciata nel vago, affidata all'interpretazione del magistrato di turno. Inoltre oggi è lecito il consumo ma non la vendita che dunque avviene sottobanco, utilizzando spesso canali attraverso i quali vengono smerciate le droghe pesanti. Con questa legge l'Italia correggerebbe anche i difetti della legislazione olandese che legittima i coffee shop in cui si vendono spinelli ma costringe i gestori di questi bar a rifornirsi sul mercato nero. Noi vogliamo creare un sistema di autorizzazione sia per la vendita che per la coltivazione della canapa".
D. In Italia la canapa potrebbe crescere facilmente?
"Non c'è alcun problema: sarebbe un settore della nostra agricoltura in attivo".
D. Che possibilità ha questa legge di venire approvata?
"Dopo quella sulla violenza sessuale questa è la legge che ha raggiunto il maggior numero di consensi: 160 firme alla Camera. Sono tutte adesioni personali, che interessano entrambi i poli. Sono sicuro che quando andremo a votare la legge passerà. L'unico problema è l'ostruzionismo di Alleanza nazionale, ma il testo è formato solo da cinque articoli e se il consenso sarà ampio sono convinto che il Parlamento non si farà sottrarre il diritto di decidere".