cannabis rientrano a far parte della categoria del "malato" (come dicedi ce sotto sotto il buon pezzuto) oppure sono consumatori di una
sostanza che somiglia all'alcool e non per questo motivo lo Stato ha
il diritto di chiedere loro un controllo medico relativo all'uso di
uno strumento che potrebbe nuocere ad un terzo qual'e' l'auto?Ora i
miei cinque lettori avranno ben capito perche' ho il legittimo dubbio
che il gesto condiviso da Marco Pannella distibuendo "funo" non si
inserisca a èpieno titolo in quello che io definisco come prassi del
metodo nonviolento.Un nonviolento si mette in gioco, non attraverso le
leggi che lo stato a stabilito dettando un suo giudizio piu' o meno
legittimo bensi' violando quel diritto che lo Stato ritiene legittimo,
in qualche modo destituendone il principio, sul quale questo giudizio
viene stabilito. Se per esempio uno di quei ragazzotti avesse avuto il
coraggio che personaḷmente ho gia' avuto, fumando uno spinello
guidando l'auto distribuendo a titolo gratuito del fumo,probabilmente
uno di loro sarebbe stato sicuramente arrestato e noi avremmo risolto
questo paradosso, uno Stato che rispetto all'alool accetta il rischio
a priori di un dannoa terzo mentre non lo accetta per il l'aschisc e
la marijuana.Quello che ha affermato Marco Taradasch a radio radicale
va' in questo senso ovvero , finoa prova del contrario il nostyro
parlamentare ha deciso che chi e' consumatore non e' in grado di
guidare l'auto; e quindi deve essere sottoposto alle misure che un
qualsiasi prefetto prendera' nei confronti anche di chi e' solo
sopsettato di usare droghe leggere. Per questo motivo dopo le
manifestazioni davanti alla prefettura mi hanno ritirato la patente e
fino ead oggi sono stata l'unica a rifiutare il controllo medico
proprio per affermare oppormi a questo stato di fatto, mentre altri si
sono ben guardati dal farlo.Voi comprendete che ase non si risolve
questo problema, che e' piu' un problema sanitario che politico noi
rischiamo che la legalizzazione della droga leggera non servira'
granche' ai consumatori di cannabis. Chi mai oserebbe dichiararsi
consumatore davanti al fatto che gli ritireranno la patente o rimarra'
senza lavoro.Quindi il mercato rimarra' comunque clandestino.Per le
droghe pesanti invece il discorso e' completamente diverso, ma allora
anche per questo tipo di droghe il problema e' stabilire se lo Stato
ha diritto di togliere il permesso alla guida solo sulla base del
consumo o sulla base di un abuso di consumo. Poi bisognera' stabilire
quando esiste un abuso e sopratutto se il concetto di abuso puo'
essere stabilito a "priori", nel senso che si da' per scontato che il
consumatore di droga pesante e' in se' pericoloso. Per ora questo
giudizio viene dato comunque a priori non da un medico (che io rifiuto
per cio' che riguarda la droga leggera, tanto e' vero che rinuncio
alla patente piuttosto), ma addirittura da un prefetto.Il paradosso
antiproibizionista penso sia durato troppo a lungo. Uno stato liberale
non puo' permettersi leggi che considerino due consumatori di sostanze
valutate farmacologicamente (alcool e droghe leggere)alla pari, e poi
agire nei confronti di questi consumatori in modo opposto.Altrimenti
bisognerebbe togliere dal mercato l'alcool oppure ritirare la patente
a tutti coloro che assumono vino.Mi astengo volentieri dal dibattito
sul "gesto" politico.Non lo considero "abbastanza" politico. Servira'
a Pezzuto. Personalmente e politicamente di solito non mi sono mai
trovata d'accordo con Pezzuto. In quanto a Bandinelli, mi complimento
se siamo arrivati al punto che vuol mettermi il bavaglio come a
Giordano Bruno vuol dire che il movimento ha perso.Oppure che Agora'
e' un luogo dove il dubbio non e' benvenuto.Tra l'altro per scrivere
quello che scrivo io pago, con i miei soldi e non con quelli del
partito, ben piu' di un gettone per togliervi ogni dubbio e da molto
tempo.Se dopo otto quattro anni che scrivo qualcuno ha sentito il
bisogno di chiedere il "bavaglio" vuol dire che ho toccato il tallone
d'Achille.Un radicale almeno, dovrebbe essermene grato. Vi ringrazio
Dora Pezzilli.
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