La seconda constatazione e' che la legalizzazione delle droghe, piu' che unire coloro che vivono sul proprio corpo la proibizione e coloro che se ne occupano a livello istituzionale, disunisce e si traduce in azioni individuali e di parte.A questo punto e' legittimo chiedersi: "Tertium non datur"?
Ovvero la terza via che dovrebbe unire consumatori, politici, simpatizzanti, militanti e gente comune ancora di piu' appare lontana.