l'interezza della mia esperienza sull'aborto, senza ipocrisie, vogliocontinuare: la prima cosa da mettere in discussione su quella legge e'
la gatuita' dell'aborto. Gia' all'epoca avevo delle serie
perplessita',anni di esprienza mi hanno dimostrato che avevo
ragione.Bisogna smetterla di raccontare "che le donne mica si
divertono ad abortire", non c'entra, gli esprti vi possono confermare
che il problema dell'aborto fa parte del tema "coazione a ripetere, e
che indipendentemente dal fatto che la ripetizione sia o meno
piacevole (come per la droga) vi sono moltissimi casi nei quali
l'aborto non e' sinonimo di disinformazione, ma in realta' e' la messa
in atto definitiva di problemi di vario genere (come per la droga)che
diventano reali nel momento nel quale (nonostante la prevenzione , i
consultori, la possibilita' di avere i contraccettivi ecc.)questa
patologia, l'aborto, diventa un sistema costante, una abitudine
mentale ad accettare il rischio di abortire (come di drogarsi)
indipendente dalla volonta' cosciente del soggetto.In questo senso i
nostri oppositori possono avere anche ragione una maggiore proibizione
diminuisce sia l'aborto che le droghe, ma i babbei non si rendono
conto che il risultato sarebbe l'infanticidio o i bambini abbandonati(
cassonetto differenziato per il frutto del peccato!)e l'aumento dei
consumatori di droga pesante.(con la droga pesante ci si uccide piu'
velocemente).La soluzione psicologicamente piu' efficace come
deterrente e' di far pagare l'aborto in modo differenziato (se si
rimane con una legge entro i novanta giorni in base al
reddito.D'altronde se miriamo alla privatizzazione e vogliamo evitare
che i medici disertino anche dalle cliniche private, dobbiamo pur
renderci conto che praticare continuamente (per ore) questo tipo di
lavoro (anche come consulente) e' per chi ci crede un lavoro molto
pesante, che in termini di rischio (per far contento scandura)di
alienarsi dalla e con la professione equivale alla fatica fisica di
uno scaricatore di porto.Si chiuama sindrome del Burn-out.Per chi
assiste un qualunque tossicodipendente il problema e' eguale, aumenta
solo la percentuale di fallimenti e quindi per l'operatore inesperto
od onnipotente che non ha affrontato la propria motivazione personale,
e' ancora piu' pesante.Una gratificazione economica per questo tipo di
personale medico e paramedico e' indispensabile.Quindi se convenite
con me, preparatevi agli insulti delle femministe.
--- MMMR v4.00unr