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Conferenza Movimento club Pannella
Partito Radicale Rinascimento - 4 settembre 1995
LEGALIZZARE GLI SPINELLI? E' LA STRADA PER DISTRUGGERE I RAGAZZI
DROGA: DON ORESTE BENZI

RESTO DEL CARLINO 30 AGOSTO 1995

DI MASSIMO CUTO'

Bologna- Le comunità di recupero per tossicodipendenti si schierano contro le dimostrazioni antiproibizionisti di Pannella. Il coro è unanime: da Don Luigi Ciotti a Don Antonio Mazzi, da Don Pierino Gelmini a Don Vinicio Albanesi, passando per San Petrigniano. Tutti contro le iniziative del marco pusher. Il più battagliero è Don Oreste Benzi, gran patron del Giovanni XXIII, che getta il guanto di sfida al leader radicale:<>

D: Dove sbaglia Pannella?

R: Le sue tesi sono vecchie e superate. Gli interessa solo la sopravivenza politica e non si rende conto che le droghe leggere sono diffuse sopratutto fra i più giovani. E quello è un momento delicatissimo nella formazione dell'individuo.

D: Si spieghi.

R: Il disagio che sfocia nel ricorso alla marijuana o all'hashish insorge nella preadolescenza, l'età che va dai 12 ai 15 anni,. E' il periodo in cui un ragazzo è in cerca d'identità, guarda nel suo intimo e affronta il mondo esterno. Ma è un'operazione irta di difficoltà, perché teme di non farcela. All'impatto durissimo con la realtà, vissuto in solitudine, risponde scappando. E lo spinello è il primo rifugio.

D: Cosa succede allora se la droga viene legalizzata?

R: In quel caso, spianiamo ai più giovani la strada verso l'autodistruzione. Li addormentiamo, li seppelliamo. Invece hanno bisogno d'aiuto: dobbiamo aiutarli a ribellarsi davvero, a prendere coscienza di se stessi.

D: L'obiezione è che lo spinello non è droga e non porta all'assuefazione.

R: Balle. Chi fuma l'erba, rischia di passare al buco: lo dico con l'esperienza di chi da anni opera in comunità.

D: Ma l'ex ministro degli esteri, il forzista Antonio Martino, vorrebbe liberalizzare anche il consumo di eroina e cocaina.

R: Se un padre di famiglia dice una fesseria del genere, lo rinchiudono immediatamente. La droga, qualunque droga, blocca lo sviluppo della personalità. Figuriamoci quelle pesanti.

D: Gli antiproibizionisti dicono che è necessario sottrarre profitti agli spacciatori.

R: Questa storia mi fa ribollire. Non si può far pagare a migliaia di ragazzi l'inefficienza dello Stato. Piuttosto si dimettano tutti i responsabili dello sfascio, a cominciare da Pannella.

D: Resta però il fatto che i divieti non hanno fiaccato il mercato della droga. Allora, tanto varrebbe provare a toglierli..

R: Niente affatto. E' fondamentale fornire all'adolescente un codice di regole., dei punti di riferimento morale. Attenti ai messaggi contraddittori. Lo Stato non può dirgli: la droga è sporca, ma se te la do io puoi prenderla. Significherebbe annullare qualunque sistema di valori.

D: Qual è il suo scenario ideale?

R: Dare la società in mano ai giovani, quando sono ancora sensibili alla giustizia, al bene, alla verità. Però impedire che li macellino tocca a noi che conosciamo il loro dramma: le leggi le lascino fare agli ex tossici, ai padri disperati, a chi lavora in comunità. Pannella e gli altri sono degli abusivi.

 
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