Scriveva Riformatori2.Camera nel messaggio numero £ alle 11:21:45 del 4-Set-95:
RC> LA REPUBBLICA 30 AGOSTO 1995 Parla il Presidente
RC> dell'Antitrust che, quand'era a Palazzo Chigi, decise
RC> la non punibilità dei consumatori. "DROGA, AMATO PROPONE
RC> UNA TERZA VIA" "Arrestiamo solamente chi spaccia" di
RC> Giorgio Valentini
RC> Qualche mese dopo la nomina a Presidente del Consiglio,
RC> nel novembre del '92, Giuliano Amato convocò una
RC> conferenza stampa a Palazzo Chigi, insieme al leader
RC> radicale Marco Pannella ed all'antiproibizionista Marco
RC> Taradash, per annunciare una svolta nella lotta alla
RC> droga: dalla linea repressiva del Governo Craxi si
RC> intendeva passare alla depenalizzazione, escludendo
RC> cioè la punibilità del consumatore. Oggi, a capo della
RC> Autorità antitrust, Amato è il garante per la
RC> concorrenza ed il mercato.E nel fuoco delle polemiche
RC> sull'ultima iniziativa di Marco Pannella a favore
RC> delle droghe leggere, l'ex Presidente del Consiglio
RC> interviene per rilanciare con questa intervista una
RC> "terza via"tra proibizionismo e legalizzazione. D - Da
RC> garante dell'Antitrust, lei condivide la tesi che
RC> quello della droga è un mercato dell'offerta piuttosto
RC> che della domanda? R - Francamente ho molti dubbi:
RC> Questo non è certo l'unico mercato che sfrutta bisogni
RC> e disagi. Anche se fosse legale, per il fatto stesso
RC> che si fonda sull'assuefazione del consumatore, la
RC> pressione sarebbe comunque forte. Da qui deriva una
RC> dipendenza che minaccia la salute individuale. D - Anche
RC> l'ex Ministro Martino, in nome del liberalismo
RC> economico, sostiene però che questo riguarda appunto
RC> l'individuo, il singolo cittadino... R - Conosco la
RC> tesi: se uno fa male solo a se stesso... Ma con questo
RC> ragionamento non avremmo mai dovuto imporre, ad
RC> esempio, l'obbligo del casco in motocicletta. Eppure
RC> chi cade e si rompe la testa pretende giustamente di
RC> curarsi a spese della collettività. Così nella lotta
RC> alla droga la comunità impiega risorse finanziarie ed
RC> umane, pubbliche e private, per il recupero dei
RC> tossicodipendenti. D - Vuol dire che la lotta alla droga
RC> implica un limite alla libertà individuale? R - Il
RC> limite è che la società non può essere tanto
RC> individualista da ignorare situazioni di bisogno, di
RC> disagio, di sofferenza o di difficoltà. In base al
RC> principio fondamentale della dignità umana, anche il
RC> tossicomane ha diritto all'assistenza medica e
RC> sanitaria. Ma nel momento in cui la collettività si
RC> interessa alla sua salute, non può accettarne le
RC> dipendenza dalla droga. D - Che cosa pensa della
RC> distinzione fra droghe leggere e droghe pesanti ? R - So
RC> bene che molti esperti come lo psichiatra Luigi
RC> Cancrini, sostengono che sul piano chimico esiste una
RC> grande differenza. Alcune provocano depressione altre
RC> euforia ed eccitazione. Questo è un dato di fatto.
RC> Altri esperti invece affermano che questo percorso
RC> porta fatalmente alla dipendenza. Non dobbiamo
RC> confondere perciò l'argomento chimico con la questione
RC> sociale. D - Lei è contrario, insomma, a qualsiasi
RC> ipotesi di legalizzazione? R - Sì, perché ritengo che
RC> sarebbe comunque un modo per allargare il mercato, per
RC> incrementare il consumo. Se la Fiat cerca di farmi
RC> passare dalla Panda alla Croma, i narcotrafficanti
RC> cercheranno di fare altrettanto. Anche fra le droghe
RC> leggere e quelle pesanti c'è una differenza di prezzo. D
RC> - Allora non resta che il proibizionismo... R - No,
RC> secondo me esiste per così dire una "terza via". Fra
RC> legalizzazione e proibizionismo, si può trovare un
RC> terreno di incontro. Se ne facciamo una questione di
RC> principio, diventa paralizzante. Così come in economia
RC> l'alternativa non è fra tutto Stato e un mercato senza
RC> regole, anche in questo campo deve valere una regola
RC> analoga. D - E quindi in che cosa consiste esattamente
RC> la "terza via"? R - A mio parere non c'è nessun motivo a
RC> trasferire il problema sul piano penale, cioè per
RC> mettere in carcere il consumatore. Questa soluzione fra
RC> l'altro equivale spesso ad avviarlo sulla strada della
RC> criminalità o addirittura a condannarlo a morte. Ferma
RC> restando l'illiceità della droga, si deve perseguire
RC> invece lo spacciatore, distinguendo fra il piccolo
RC> spaccio e quello commerciale. D - Nel caso delle droghe
RC> leggere, non crede che la legalizzazione potrebbe
RC> realizzare il principio della "riduzione del danno"? R -
RC> Se così fosse bisognerebbe applicare lo stesso
RC> principio agli uni ed agli altri, ai consumatori di
RC> droghe leggere ed ai consumatori di droghe pesanti. In
RC> realtà la stessa regolamentazione proibizionista lascia
RC> diversi spazi ad una disciplina della legalizzazione,
RC> nel senso che c'è una larga possibilità d'integrazione
RC> reciproca, esistono formule intermedie per una
RC> revisione legislativa delle norme in vigore. In ogni
RC> caso contro la droga la faccia feroce non serve. D -
RC> Pensa che sia più efficace una strategia
RC> d'informazione, educazione e dissuasione? R - E'
RC> difficile combattere la droga senza un'opera di
RC> prevenzione a monte.In genere il tossicodipendente è un
RC> giovane solitario o vive in una compagnia fatta di
RC> solitudine: e perciò è creditore di aiuto nei confronti
RC> della famiglia, del quartiere, della scuola, della
RC> società. E deve poter riscuotere questo credito. D - Sul
RC> piano politico, ritiene che la polemica sulla droga
RC> possa spaccare i due poli al loro interno ? R - No direi
RC> di no. Questa è una classica scelta morale: in
RC> Parlamento i partners dei due schieramenti possono
RC> anche assumere posizioni diversificate. Se poi i poli
RC> non sono ancora consolidati, allora si la droga può
RC> costituire un fattore di smottamento, di
RC> destabilizzazione. D - Come giudica allora la campagna
RC> di Pannella? R - Marco riesce sempre a porre le
RC> questioni con grande efficacia. E di solito si tratta
RC> di questioni reali. Resta da vedere poi se sono
RC> corrette le soluzioni che propone. D - E' un
RC> apprezzamento o una critica ? R - Dico semplicemente che
RC> con il mio governo, Pannella si rivolgeva al Presidente
RC> del Consiglio ed otteneva qualche soluzione. Mi domando
RC> perché oggi ricorra invece alla pressione più dura,
RC> all'estremo della piazza. D - Lei prevede che prima o
RC> poi Pannella salti il fosso, per passare con il
RC> centrosinistra ? R - Non credo. Non mi sembra probabile.
RC> E' più facile che in questo modo Pannella riscuota
RC> simpatie nella sinistra piuttosto che passi nella
RC> sinistra. Una delle sue stelle polari è di stare in un
RC> posto diverso da quello del Pds. D - Neppure la nuova
RC> offensiva che ha già annunciato sull'aborto potrà
RC> portarlo fuori dal polo di centrodestra ? R -
RC> Sull'aborto un compromesso è senz'altro più difficile.
RC> Qui la posizione dei cattolici è più intransigente, più
RC> netta. Sulla droga invece c'è una trasversalità
RC> maggiore. E la pena del carcere contro il consumatore,
RC> i cattolici finora l'hanno subita, mai accettata.
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