PANNELLA: "ECCO LA GRANDE NAPOLI"IL LEADER RADICALE A SORRENTO CRITICA BASSOLINO ED I PARTITI POLITICI
50 intellettuali lo vogliono candidato a Chiaia
di Myrta Merlino
Marco Pannella sbarca a Napoli e non risparmia nessuno. Se la prende con il sindaco Antonio Bassolino che non ha ricevuto il gruppo parlamentare radicale che ha deciso di tenere l'incontro annuale a Sorrento per dare un segnale al Mezzogiorno. Tira bordate alle forze politiche che non hanno deciso ancora il nome per il collegio di Chiaia-Posillipo per il quale lui si è candidato fin da luglio. "La mia discesa in campo ha fatto scoppiare le lotte etniche qui a Napoli; ancora non ci sono candidati certi perché tutti stanno pensando a come devono fare per fregarmi", denuncia Pannella. "Eppure io avrei un progetto organico per risistemare l'area metropolitana di Napoli; mi riferisco alla "grande Napoli", una città di 750mila abitanti da costruire ex-novo - spiega il leader riformatore - bisogna accorpare i piccoli comuni, è assurdo che si debbano fare 95 diverse gare per assegnare il servizio di Nu"
Ma non è tutto. Marco Pannella apre anche il capitolo Vesuvio, vanto e condanna della nostra città. "Quando lo dicevo qualche anno fa mi davano dello iettatore. Invece oggi tutti si affannano a trovare soluzioni per eventuali emergenze. Il segreto è prevenire le catastrofi naturali utilizzando le moderne e sofisticate tecnologie". Ed ancora Pannella tuona anche contro la giustizia napoletana, contro le vecchie e nuove collusioni, lo Stato che entra in maniera distorta nelle guerre di camorra. E poi di nuovo il Comune, la volontà di Bassolino di attrarre capitale straniero in città sui grandi progetti. "Sì, risponde Pannella, ma a patto che tutte le aspettative non gravino solo ed esclusivamente sulle spalle di Bagnoli che pare essere l'unico grande progetto che Napoli riesce a concepire". Ma come si prepara Pannella ad una campagna elettorale che si presenta infuocata per un outsider che deve conquistare i voti della Napoli bene. "Per il momento è stato presentato un appello a favore della mia candidatura, c
he ha già raccolto 50 nomi significativi in città (tra questi le sorelle Croce, Roberto De Simone, Raffaele La Capria, Edoardo ed Eugenio Bennato, Pietro Lezzi e Tullio Pironti). Ora aspetto di vedere se le altre forze politiche riescono finalmente ad esprimere dei candidati". Ma il leader radicale lascia per un attimo la situazione napoletana ed affronta i grandi temi di integrazione europea per i quali i 19 componenti dell'alleanza radicale europea si sono incontrati ieri al Sorrento Palace. Anche qui non mancano le critiche per il semestre di presidenza italiano che si annuncia debole e poco incisivo. "Avremmo due grandi gatte da pelare: la revisione di Maastricht e la ex-Jugoslavia e ci avviciniamo ad affrontare queste questioni o con un governo di tecnici o di burocratici e se ci saranno le elezioni, con un governo praticamente agonizzante e latitante". Anche Gerardo Marotta, invitato alla giornata di studio come rappresentate illuminato della "intellighentia" napoletana pronuncia parole di un grande p
essimismo per " un'Europa che non ha coscienza di per sé" parafrasando Gadamer e per un'Italia che si avvia inevitabilmente verso la bancarotta continuando ad approvare leggi in deroga alla legislazione sulla contabilità generale dello Stato. Il tema del Sud, o per meglio dire, dei sud d'Europa rimbalza continuamente durante il dibattito ripreso prima dal commissario europeo Emma Bonino, ospite speciale della giornata, e poi dall'europarlamentare Gianfranco Dell'Alba l'unico alto componente italiano assieme a Pannella del gruppo. "In Italia si parla pochissimo di questioni europee e ancora meno del Mezzogiorno, che è forse la regione più lontana dall'Europa come dimostra l'incapacità comprovata a spendere i fondi comunitari - sottolinea dell'Alba - noi Italiani dobbiamo farci promotori di una visione mediterranea dell'allargamento europeo, ma per fare questo dobbiamo recuperare credibilità. Oggi l'Italia è praticamente inesistente, stretta fra lo strapotere tedesco e la grande capacità dei nuovi arrivati (Sp
agna, Portogallo, Grecia). Altro che trionfalismi dell'era De Michelis, altro che quarta potenza, qui rischiamo di rimanere completamente isolati dal novero di coloro che contano"
Il gruppo parlamentare radicale concluderà i lavori venerdì pomeriggio con un convegno a Napoli all'Hotel Oriente.