Purtroppo l'unico tipo di archivio decente su comunicati e rapporti epistolari del pannella parte dal 1979 per il semplice fatto che nessuno (a parte eccezioni rarissime di qualcuno) archiviava i suoi comunicati e le sue lettere (in arrivo e in uscita).Sulla vicenda della Olivetti lettera 22 vorrei raccontarvi un episodio che volevo tenermi come esclusiva per il mio libro che titolerò 'lavorare con pannella ovvero come distruggersi una vita'. Accadde che nel 1988 il pannella rimase senza la sua mitica lettera 22 che nonstante fosse rimasta senza 5 tasti riusciva ancora a funzionare nel suo ingranaggio, l'ingranaggio su ruppe e ci affannammo in 4 a cercare presso tutte le filiali olivetti d'italia una lettera olivetti 22 superstite dato che era stata messa fuori commercio da diversi anni. Niente da fare. Chiamai l'olivetti ad ivrea e mi dissero che la produzione della lettera 22 era ferma da anni ma che la producevano delle 'consorelle' in Yugoslavia e in Messico. Chiesi la via più breve per contattare la la consorella yugoslava, la contattai, ci mandarono per corriere la mitica lettera 22, preparai a mò di grande sorpresa il pannella e con una candelina sopra il pacco (era il suo compleanno) entrammo nella sua stanza alla Camera dimostrandogli per l'ennes
ima volta la nostra efficienza mai riconosciuta (voglio vedere voi se riuscite in 2 giorni a far arrivare un oggetto uscito di produzione in Italia da un paese dell'est con Tito ancora in vita...). Ragazzi tenetevi forte: pannella apre il pacco con tutta l'emozione nostra, scarta l'oggetto dei desideri (che lo aveva accompagnato per 50 anni di vita) tira fuori la macchina, la appoggia sul tavolo, noi ghignavamo tutti goduti e ci sentiamo apostrofare: 'non valete un cazzo', ' che è sto coso qui?'. Sapete quale problemino aveva la lettera 22? I caratteri della tastiere erano in cirillico!!!!!
Ne feci arrivare una dal Messico 1 mese dopo.... (segue)