Il Leader fa lo sciopero della fame e della sete: chiede al Presidente una vera par condicioIl Giornale, 20 settembre 1995, pag. 6
Roma.
"Ogni minuto che io me ne starò all'asciutto dentro, Scalfaro si troverà da solo con la sua coscienza. Lo so, lui è un uomo come William Gladstone, che i sindaci scozzesi li faceva morire di fame. Ma io, da non violento, con lo sciopero della sete voglio solo indurre il potere a compiere il suo dovere". Marco Pannella sceglie l'iniziativa clamorosa.
Da ieri sera non mangia. E da domani si asterrà anche dal bere. Potrà resistere quattro, cinque giorni, non di più. Paradossalmente, il leader riformatore chiede ciò per cui a parole il Capo dello Stato, Oscar Luigi Scalfaro, ha esternato anche l'altro ieri: la par condicio, la completezza dell'informazione. "Ha ragione Scalfaro: la negazione della verità è peggio dell'omicidio. La strage di verità è strage di persone. Ma proprio per questo mi fa indignare. Io mi ritengo schernito. Al danno della par condicio, che consegna le elezioni in mano alle truppe cammellate e cancella la politica e i dibattiti, si aggiunge ora la beffa. Mi si annunciano infatti nuove regole, mentre lui non interviene su violazioni costituzionali e giuridiche: c'è un reato in corso, irreparabile, da fermare". Pannella parla di attentato ai diritti civili dei cittadini, per la mancata informazione sulla raccolta di firme per i 18 referendum liberali ( proprio ieri Forza Italia ha annunciato che ne condivide "soltanto" otto: i due elett
orali, i quattro sulla magistratura e quelli su Enel e pubblicità Rai). "Il Tg1, che non è il peggiore, e soprattutto il TG5, hanno dato più tempo alla beffa di regime di "Cuore", che in quattro mesi ai nostri referendum. Allora io - insiste Pannella - faccio lo sciopero della sete perché il presidente che ogni giorno esterna e sollecita la par condicio che c'è e ha rappresentato l'imbarbarimento del gioco elettorale, si arrangi lui a trovare il modo per riparare al danno. Dica per esempio ai cittadini che vadano a firmare i referendum, se vogliono, gli dia la possibilità di scegliere se firmarli o no. Siccome ormai Scalfaro si è attribuito le funzioni parlamentari di vigilanza, controllo e indirizzo, lo dia questo indirizzo! Neppure sulla legalizzazione delle droghe leggere ho avuto un minuto di dibattito in Tv. E la Fininvest, da maggio, è peggio della Rai. Contro Berlusconi si è creato un fenomeno di allucinazione collettiva e di odio etnico: lui ha solo la nuda proprietà della Fininvest, ma con l'unica e
ccezione d Fede, i "gestori" gli hanno remato contro".
E D'Alema? "D'Alema ha capito che Tangentopoli può arrivare anche da loro. Nell'80% delle provincie Tangentopoli non si è fatta, nelle regioni rosse i procuratori della Repubblica sono i procuratori della Repubblica sovietica... E poi c'è Affittopoli, una cosa enorme, la dimostrazione che loro sono il potere. Sfido chiunque a trovare uno solo di noi liberali in quelle case. Ma hanno la garanzia di una certa Rai Tv. Ecco il vero compromesso storico. Ci sono solo due anomalie: una dolcemente caricaturale, Fede, e l'altra nella tradizione delle grandi battaglie radicali: Il Giornale".