E' l'obiettivo minimo che,secondo me,ci potrebbe consentire di non parlare di insuccesso della campagna referendaria.200000 firme in un mese di piena mobilitazione vorrebbero dire che se l'Italia,come i Paesi civili,funzionasse anche d'estate,avremmo potuto arrivare alle 600000 firme in tre mesi DA SOLI (non ditelo a Marco),magari con un po' di entusiasmo e impegno in più da parte di tutti nelle prime fasi.
Prima di dare giudizi catastrofici sul popolo italico ormai stanco di votare senza vedere apprezzabili risultati,tornerei sulle responsabilità di chi ha aderito o supportato originariamente la campagna referendaria,venendo meno quando si è trattato di andare per strada.
...e non mi riferisco soltanto ai festaioli del Capodanno al Quirinale. Inoltre,non sarebbe stato male fare una piccola indagine di mercato sulla "palatabilità" dei vari quesiti referendari e magari un pò di training degli "informatori" riformatori e una suddivisione in pacchetti omogenei dei quesiti referendari.....sarà per la prossima volta,per adesso ...speriamo,digiuniamo e lavoriamo.