"Solo nel 1986 il Partito radicale può dunque attivare di nuovo il referendum nel momento in cui la collaborazione e l'alleanza con altre forze politiche fa sperare di riguadagnare una certa praticabilità dello strumento e la sua proposizione al paese ed al mondo politico" (Partito radicale perchè - Massimo Teodori - 1986) E questo concetto dovrebbe essere stato parte di una mozione politica del Partito.Successivamente il PR ha addirittura abbandonato la scena politica italiana dichiarando la non praticabilità democratica della stessa lanciando la sfida transnazionale.
Allora perchè una campagna referendaria da soli?
Ovvero una campagna persa in partenza (estate e pubblica amministrazione escluse)?
L'unica risposta plausibile è che non siamo riusciti a concepire altro.
Ma questo è un nostro limite e non di cittadini disinformati o disillusi (cosa falsa per chiunque abbia fatto un solo tavolo - certo tenendo conto dell'ermetico silenzio dei mezzi di informazione: sono bastati pochi spot a moltiplicare l'attenzione).
Modificare la situazione data, questo è l'obiettivo per una forza che vuole fare politica e su questo ora e per questa cosa non siamo riusciti a concepire altro di una campagna referndaria fantasma, il limite è del movimento essenzialmente (RAI, Pubblica Ammninistrazione, Estate, Autenticatori sono la realtà)
Ce l'avevo con Pannella e tutti i consigli generali che non interrompevano questa campagna referendaria persa (che ci fa ingannare la gente: perchè per ingrossare gli indirizzari ed avere contatto con i cittadini - motivazioni espresse da Bandinelli - non occorre illudere e mentire, ci sono altri mezzi), ma forse il problema non è di un errore commesso ma della mancanza di alternative (almeno a noi visibili).
