io posso capire lo stato d'animo che spinge ad insultare pesantemente il provocatore, o a rispondere con la violenza al violento: la reazione e' umana ma non paga, secondo me. Non lo dico per perbenismo, rifletti: il tuo sfogo ti ha fatto star meglio, ti e' passata la rabbia, sei piu' tranquillo adesso? Io non lo sarei, no, non sarei soddisfatta.Domandiamoci piuttosto qual 'e' la spinta che porta questi signori, qualificatisi estremamente seri e rispettabili in quel di Yale, Oxford e Cambridge, come ben sappiamo (ma temo che se si presentassero in quei luoghi con tradizioni di ben altra civilta' non riuscirebbero a superare gli esami d'ammissione all'asilo infantile...) ad intervenire in modo cosi' beceramente bieco.
Io ne ero convinta, ci stavo pensando proprio stanotte ed ecco che magicamente il Quattrocchi lo mette li', nero su bianco: ...ero al S. Giacomo e l'Ombretta Fumagalli mi passa avanti nella fila, vediamo se Pannella, pure lui che fa tanto il santerello, non stia per caso godendo di qualche privilegio... Ma chi l'ha detto, poi, che questi radicali sono fuori da tutto il marciume partitocratico della Prima, seconda terza e duemillesima repubblica?... Povero Quattrocchi, voleva giocare a cio' che in analisi transazionale si chiama "Ti ho beccato figlio di puttana" e invece e' stato frustrato anche questa volta... Dev'essere terribile, rifletti, constatare che le Tangentopoli e le Affittopoli e le Scandalopoli, Rubopoli e chi piu' ne ha piu' ne metta di questo Paese davvero di merda in cui ci capita di vivere, mai e poi mai scalfiscono, neanche di striscio, i radicali, non un posto, non una casa, neppure una stanza singola in ospedale, pensa - e quel matto che a momenti ci lasciava le penne pe blocco renale solo
per vincere la stanza con Tv da solo al S. Giacomo! - Paolo, pensa che rabbia, pensa alle interviste per strada di Gaetano, "i partiti so' tutti eguali, rubbano tutti, Pannella e' come l'altri...": quale alibi migliori, se son tutti uguali, per lasciar tutto com'e', tanto non c'e' niente da fare e magari, scusa, domani passo dall'assessore, chissa' che non riesca ad accelerare la pratica per quella licenza, tanto sai siam tutti ladri...
E cosi' vilmente si resta nel proprio ambito chiuso, gretto e meschino, insultando chi invece non si piega alla disperazione ma costruisce speranza non per se', ma per tutti anche per Quattrocchi, anche per Schneider, vorrei dire a dispetto loro e loro malgrado. Essi mai rischieranno neanche un briciolo della loro vita, del loro tempo, della loro intelligenza per assicurare liberta',verita?, giustizia, mai si batteranno per niente che non li riguardi personalmente, rodendosi di invidia per le Fumagalli Carulli eppure ingrassandole con la cecita' e neghittosita' della loro violenta, inutile, rassegnata disperazione.
Lasciali perdere, Paolo, ognuno ha diritto a restare dove vuole, a essere fascista, illiberale, violento, qualunquista, squadrista. Che ognuno poi risponda delle proprie convinzioni e delle azioni di cui si rende portatore, e che ne risponda alla propria coscienza prima ancora che alla societa' di cui resta comunque parte.
Un abbraccio
Teresa