(le mie lettere al direttore di Agorà R.Cicciomessere),vorrei puntualizzare alcune questioni.
1) Usare un tono decoroso è segno di civiltà e soprattutto
di un rispetto che ultimamnte nella politica italiana
sta via via scemando: In questo caso il caro Machiavelli ci può
dare una lezione.
2) Sono rimasto molto colpito dal "non intervento" del moderatore di suddetta conferenza
che è rimasto impassibile di fronte ad un atto aggressivo e poco politico...
Cari signori è questo il livello a cui l'uomo è dovuto scendere???
All'uso di simil improperi???
3) Ho visto che mi è stata rivolta l'accusa di rivolgermi al "babbo"...
Inanzitutto i miei atti sono stati pubblici in modo tale che simil accuse f
fossero fuori luogo: ho preferito scrivere al direttore di Agorà,
piuttosto che ricorrere in tribunale visto (mi repeto) che non ho nè soldi nè tempo
per queste "sciocchezze" (che però non dovrebbero restare sì impunite).
4) Carissimo Pietrosanti tu mi hai invitato a rileggere Pier Paolo Pasolini,
putroppo per te io conosco molto (anche per motivi famigliari) la vita di Pasolini
e soprattutto le sue opere.
Mai Pasolini usò termini così inadeguati nei confronti politici (lettere a Gennariello
e lettere luterane, articoli dal corriere e dal mondo dal 1975 in poi);
Il linguaggio esplicito si riconduce ai suoi fil e ai suoi romanzi dove egli
ovviamnte rappresentando un tipo di realtà di "borgata" riccorreva al linguaggio
di borgata (intervento nelle lettere luterane nella difesa dell'Accattone).
E' paradossale essere trattati così proprio da i sostenitori
di un partito che si "vanta" di difendere i diritti civili dei cittadini...
Avevo i miei dubbi e ne ho avuto la totale conferma.
Federico Schneider
--- MMMR v4.00reg